Coagulazione intravascolare disseminata
gravissima sindrome clinica caratterizzata dalla presenza disseminata di numerosi trombi. / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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La coagulazione intravascolare disseminata (CID) è una condizione in cui si formano coaguli di sangue in tutto il corpo, bloccando i piccoli vasi sanguigni.[1] I sintomi possono includere dolore toracico, mancanza di respiro, dolore alle gambe, problemi di linguaggio o problemi nello spostamento di parti del corpo.[1] Poiché i fattori di coagulazione e le piastrine sono esauriti, può verificarsi sanguinamento.[1] Questo può includere sangue nelle urine, sangue nelle feci o sanguinamento nella pelle.[1] Le complicanze possono includere insufficienza d'organo.[2]
Coagulazione intravascolare disseminata | |
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Micrografia che mostra una microangiopatia trombotica acuta, la correlazione istologica con la coagulazione intravascolare disseminata, in una biopsia renale. Un trombo è presente nell'ilo del glomerulo (centro dell'immagine). | |
Specialità | ematologia |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-9-CM | 286.6 |
ICD-10 | D65 |
MeSH | D004211 |
MedlinePlus | 000573 |
eMedicine | 199627 |
Coagulazione vascolare disseminata | |
Cause relativamente comuni includono sepsi, chirurgia, traumi importanti, cancro e complicanze della gravidanza.[1] Le cause meno comuni includono morsi di serpente, congelamento e ustioni.[1] Esistono due tipi principali: acuta (a insorgenza rapida) e cronica (a insorgenza lenta).[1] La diagnosi è in genere basata su analisi del sangue.[2] I risultati possono includere piastrine basse, basso fibrinogeno, alto INR o alto D-dimero.[2]
Il trattamento è principalmente diretto verso la condizione di base.[2][3] Altre misure possono includere la somministrazione di piastrine, crioprecipitato o plasma fresco congelato.[2] Le prove a supporto di questi trattamenti, tuttavia, sono scarse. L'eparina può essere utile nella forma cronica.[2] Circa l'1% delle persone ricoverate in ospedale è affetto da questa condizione.[4] In quelli con tassi di sepsi tra il 20% e il 50%.[4] Il rischio di morte tra le persone colpite varia dal 20 al 50%