Città libera di Francoforte
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Per quasi cinque secoli, la città tedesca di Francoforte sul Meno fu a capo di due differenti stati:
- la Città libera e imperiale di Francoforte (Freie Reichsstadt Frankfurt) nell'ambito del Sacro Romano Impero (sino al 1806);
- la Città libera di Francoforte (Freie Stadt Frankfurt) sotto la Confederazione tedesca (1815–66).
Città libera di Francoforte[1] | |
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Dati amministrativi | |
Nome ufficiale | Freie Stadt Frankfurt |
Lingue ufficiali | tedesco |
Lingue parlate | tedesco |
Capitale | Francoforte sul Meno |
Dipendente da | Sacro Romano Impero Confederazione tedesca |
Politica | |
Forma di governo | repubblica |
Capo di Stato | Borgomastri |
Organi deliberativi |
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Nascita | 1372 1816 (ricostituzione) |
Causa | Costituzione della Città Libera dell'Impero |
Fine | 1806 1866 |
Causa | Annessione alla Prussia in seguito alla guerra austro-prussiana |
Territorio e popolazione | |
Popolazione | 91.150 nel 1864 |
Economia | |
Valuta | tallero di Francoforte |
Commerci con | Sacro Romano Impero |
Religione e società | |
Religioni preminenti | cattolicesimo |
Religione di Stato | cattolicesimo |
Religioni minoritarie | protestantesimo, ebraismo |
Classi sociali | patrizi, clero, cittadini, popolo |
Evoluzione storica | |
Succeduto da | Provincia d'Assia-Nassau |
Francoforte era la principale città del Sacro Romano Impero, essendo sede delle elezioni imperiali sin dal Medioevo e città predisposta per le incoronazioni imperiali dal 1562 (in precedenza gli imperatori venivano incoronati ad Aquisgrana) al 1792. Francoforte venne dichiarata Città libera dell'Impero (Reichsstadt) nel 1372, atto che la rese immediatamente soggetta all'imperatore, evitando che cadesse nelle mani di governanti regionali o aristocratici locali.
Per questa sua importanza, Francoforte sopravvisse alla mediatizzazione del 1803. A seguito dello scioglimento del Sacro Romano Impero nel 1806, Francoforte passò sotto il dominio di Napoleone, che l'affidò all'arcivescovo Karl Theodor von Dalberg che, a sua volta, la elevò a principato. Nel 1810, a quello di Francoforte vennero uniti il principato di Aschaffenburg, la contea di Wetzlar, Fulda e Hanau a formare il granducato di Francoforte. Dopo la sconfitta di Napoleone ed il collasso della Confederazione del Reno, Francoforte tornò al suo status pre-napoleonico con il Congresso di Vienna del 1815 e divenne una nuova città-stato sovrana come membro della Confederazione tedesca.
Anche durante questo periodo, Francoforte continuò ad essere una delle principali città dell'area. L'organo principale di governo della Confederazione, la Dieta federale (in tedesco Bundestag o Bundesversammlung, Assemblea Federale), aveva sede nel palazzo dei Thurn und Taxis, nel centro cittadino. Durante le rivoluzioni del 1848, il parlamento di Francoforte venne costituito nel tentativo (poi fallito) di unificare la Germania per vie democratiche. Fu in questa occasione che il re di Prussia, Federico Guglielmo IV, rifiutò l'offerta della corona della "piccola Germania".
Nel 1866, il regno di Prussia entrò in guerra contro l'impero austriaco per il governo dello Schleswig-Holstein, causando lo scoppio della guerra austro-prussiana, e Francoforte decise di rimanere fedele alla Confederazione Germanica. A seguito della vittoria prussiana, Francoforte venne annessa ai domini della Prussia nella da poco costituita Provincia d'Assia-Nassau.