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Il Centro Giovanile Virescit Boccaleone, meglio noto come Virescit Boccaleone, è una società calcistica italiana, con sede a Bergamo, nel quartiere di Boccaleone.
CG Virescit Boccaleone Calcio | |
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Viola | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Viola |
Simboli | Leone |
Dati societari | |
Città | Bergamo (Boccaleone) |
Nazione | Italia |
Confederazione | UEFA |
Federazione | FIGC |
Fondazione | 1949 |
Scioglimento | 1993 |
Stadio | Oratorio Boccaleone (100 posti) |
Palmarès | |
Trofei nazionali | 1 Coppe Italia Serie C/Lega Pro |
Si invita a seguire il modello di voce |
Fondata nel 1949 come Oratorio Boccaleone, cambiò nome in Virescit Boccaleone nel 1977 e in Virescit Bergamo nel 1988, disputando diversi campionati professionistici per poi fondersi nel 1993 con l'Alzano, andando così a creare l'Alzano Virescit.
Il livello più alto raggiunto dal club è stata la Serie C1, terza divisione del Campionato italiano di calcio, ove il miglior piazzamento ottenuto è stato un terzo posto. Nel suo palmarès può vantare la conquista di una Coppa Italia Serie C.
Il colore sociale è il viola. Disputava le gare interne all'Oratorio Boccaleone.
Nel 2012 è stata fondata l’A.S.D. Virescit che disputa le partite nel campo comunale di Longuelo.[1]
La fondazione della Virescit risale all'8 dicembre 1912, quando Società Bergamasca di Ginnastica e Scherma e Atalanta non avevano ancora istituito delle proprie sezioni dedicate al calcio. Grazie al factotum Testa, la società si affermò in molte manifestazioni sportive cittadine, anche in campo ginnico. Durante la Grande Guerra contò diversi atleti e soci caduti in battaglia: Paganoni, il tenente Vacchelli, il tenente Dolci e il sergente Brolis.
Ricostituita nel 1918, alla fine delle ostilità belliche, terminò seconda nel Torneo dei Boys organizzato dalla Bergamasca di Ginnastica e Scherma, in cui si distinsero diversi dei suoi ragazzi poi cresciuti nella più nota Atalanta: Camillo Fenili, Nino Filippini Fantoni, Francesco Malagni e Giuseppe Scarpa.
È fra le società che costituirono nel 1922 il Comitato ULIC di Bergamo organizzando diversi tornei, sempre a carattere giovanile, grazie al giovane presidente e mecenate Riccardo Barbier. Oltre alla sezione calcistica, poteva allora contare su sezioni di filodrammatica, alpina e ginnastica.
Nuovamente ricostituitasi al termine della seconda guerra mondiale col nome di Unione Sportiva Oratorio Boccaleone, si affiliò al CSI nel 1949. La squadra prendeva il nome da un oratorio della città di Bergamo, e solitamente scendeva in campo con la tradizionale maglia viola e calzoncini bianchi. Affiliatasi alla FIGC all'inizio della stagione sportiva 1970-1971, sotto la presidenza di Pietro Mangili, partì dalla Terza Categoria e ottenne la promozione in Seconda Categoria nel campionato 1971-1972, vincendo il girone C di Under-21 bergamasco.
A dare la svolta al club viola fu il presidente Alessandro Ghisleni, subentrato a Mangili all'inizio della stagione 1977-1978, il quale cambiò il nome della società in Centro Giovanile Virescit Boccaleone, ottenendo due promozioni consecutive dalla Prima Categoria alla Serie D.
Vinse quindi la Serie D 1980-1981 ottenendo l'accesso tra i professionisti. Al primo anno in Serie C2 i bergamaschi arrivarono sedicesimi e vennero retrocessi a causa di una classifica avulsa sfavorevole.
Tornata nei dilettanti la Virescit terminò il campionato Interregionale al secondo posto ma la vittoria del torneo arrivò l'anno seguente, prevalendo sul Seregno nel decisivo spareggio (2-0 dopo i tempi supplementari) e venne così promossa in Serie C2, torneo sorprendentemente vinto da matricola. Così facendo, in soli due anni i viola si trovarono addirittura in Serie C1, a sfidare squadre blasonate a livello nazionale come Modena, Parma, Piacenza e Reggiana; l'impatto con la nuova categoria fu comunque molto positivo, ottenendo un inaspettato quinto posto nel campionato 1985-1986 e annessa vittoria della Coppa Italia di Serie C.
La stagione 1987-1988 rappresentò il punto più alto della Virescit Boccaleone: chiuso al terzo posto il proprio girone, andò quindi a giocare a Perugia, contro la Reggina, lo spareggio per l'approdo in Serie B, anche se il risultato finale sorrise ai calabresi (2-0).
La favola dei viola, che tanto rapidamente era sorta, altrettanto rapidamente stava per finire: la Virescit Bergamo — così la società si chiamò dal 1988 in poi — in soli quattro anni tornò a disputare i campionati dilettantistici, sfiorando tuttavia il ritorno tra i professionisti nella stagione 1992-1993, l'ultima prima dello scioglimento, tramite fusione con il Football Club Alzano, che portò alla nascita del nuovo Alzano Virescit.
Cronistoria del Centro Giovanile Virescit Boccaleone |
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Il colore sociale della Virescit Boccaleone era il viola.
Lo stemma della Virescit Boccaleone aveva disegnato al suo interno un leone, il simbolo del quartiere bergamasco.
La Virescit Boccaleone ha giocato fino al 1984 al campo dell'Oratorio di Boccaleone. Con l'immediato ritorno tra i professionisti la squadra ha traslocato a Bergamo, nello stadio Comunale, che verrà lasciato nel 1992, quando la squadra ritornò nei dilettanti e al precedente campo da gioco.
La Virescit Boccaleone disputava i propri allenamenti all'Oratorio Boccaleone.
Cronologia degli sponsor tecnici
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Cronologia degli sponsor ufficiali
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Allenatori
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Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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I | Promozione | 1 | 1979-1980 | 1 | |
II | Prima Categoria | ? | ? | 1978-1979 | ? |
III | Seconda Categoria | ? | 1972-1973 | ? | ? |
IV | Terza Categoria | 1 | 1971-1972 | 1 |
Record di presenze
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Record di reti
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