Battistero di San Giovanni alle Fonti
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Il battistero di San Giovanni alle Fonti fu uno dei primi battisteri della città di Milano. Dedicato a Giovanni Battista e realizzato dal 378 al 397 per volere di sant'Ambrogio in epoca romana tardoimperiale nel periodo in cui la città romana di Mediolanum (la moderna Milano) fu capitale dell'Impero romano d'Occidente (ruolo che ricoprì dal 286 al 402), si trovava in stretta vicinanza con la basilica vetus (poi ridenominata cattedrale di Santa Maria Maggiore) e con la basilica maior (poi ridenominata basilica di Santa Tecla) in posizione intermedia tra le due dove ora sorge la moderna piazza del Duomo. La presenza di due basiliche molto ravvicinate era infatti comune nel Nord Italia durante l'età costantiniana e si poteva trovare, in particolare, in città sedi vescovili[1].
Battistero di San Giovanni alle Fonti | |
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Il battistero visibile durante gli scavi per la linea M1 della metropolitana di Milano in piazza del Duomo | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Località | Milano |
Coordinate | 45°27′51.41″N 9°11′25.44″E |
Religione | cattolica di rito ambrosiano |
Titolare | Giovanni Battista |
Arcidiocesi | Milano |
Stile architettonico | Paleocristiano |
Inizio costruzione | 378 |
Completamento | 397 |
Demolizione | 1388 |
Insieme alle due basiliche citate e al battistero di Santo Stefano alle Fonti formava il "complesso episcopale"[2]. Il battistero di San Giovanni alle Fonti fu demolito nel 1388, in relazione al procedere del cantiere per il Duomo. I suoi resti - collocati sotto piazza del Duomo - sono visitabili dal pubblico, con accesso al sito archeologico dall'interno della cattedrale stessa.