Battaglie di Almeria e Tortosa
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Battaglie di Almeria e Tortosa è il termine che definisce convenzionalmente la campagna di Spagna portata avanti nel XII secolo dalla Repubblica di Genova per il controllo del bacino del Mediterraneo occidentale.
Battaglie di Almeria e Tortosa | |
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Data | 1147 - 1148 |
Luogo | Mar Mediterraneo occidentale |
Esito | Vittoria genovese |
Schieramenti | |
Comandanti | |
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Le due battaglie delle città spagnole controllate dai mori saraceni, Almería e Tortosa, furono il punto cruciale di una campagna bellica preparata a partire dal 1146 che ebbe termine nel 1148 con la conquista delle due città da parte dei genovesi, per i quali iniziò peraltro un periodo di declino in chiave prettamente economica dovuto ai forti debiti contratti per armare la flotta belligerante.[1]
In particolare, la battaglia di Almería - dal nome del ricco centro di arte tessile e luogo di scambio degli schiavi - è stata una delle più sanguinose affrontate dall'esercito genovese.
Ad essa hanno legato il loro nome il condottiero Guglielmo Pelle, console del Comune di Genova, soprannominato Matamoros (ammazza mori) per la furia con cui vi combatté, e Caffaro di Rustico da Caschifellone, anch'egli console genovese, crociato e autore degli Annales ianuenses.