Battaglia di Tarnova
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La battaglia di Tarnova consistette di una serie di scontri avvenuti tra il 19 e il 21 gennaio 1945[9] a Tarnova della Selva, allora in provincia di Gorizia, oggi in Slovenia[10], fra la Xª MAS della Repubblica Sociale Italiana, appoggiata dalle forze di polizia tedesche (Ordnungspolizei), e l'Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia.
Battaglia di Tarnova | |
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Un nido di mitragliatrici del "Fulmine" a Tarnova della Selva, gennaio 1945 | |
Data | 19 - 21 gennaio 1945 |
Luogo | Tarnova della Selva, Italia (oggi Slovenia) |
Esito | vittoria jugoslava[1]. |
Schieramenti | |
Comandanti | |
Effettivi | |
Perdite | |
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Lo scontro si accese col tentativo delle forze partigiane di assaltare il presidio fascista repubblicano a Tarnova della Selva (costituito dal battaglione della Divisione Xª MAS "Fulmine"[11] e un nucleo genieri del "Freccia"[12]); furono i comandanti della Xª MAS a voler attestarsi a Tarnova, nonostante il parere contrario dei militari italiani e tedeschi che ritenevano inutile e pericolosa la posizione in quella zona.[13] Il presidio fu soccorso da truppe provenienti da Gorizia che riuscirono a consentire ai superstiti di rompere l'accerchiamento. Ciò comportò, tuttavia, l'abbandono della posizione, posta sulla strada che conduce alla valle del Vipacco. Complessivamente i reparti tedeschi e italiani coinvolti superarono il migliaio di effettivi, su cinque battaglioni e altri reparti minori, mentre quelli del IX Korpus facevano parte di sei diverse brigate, comprese quelle partigiane garibaldine italiane.
Lo scontro ha assunto, nella memorialistica neofascista, il ruolo di una battaglia a protezione della città di Gorizia, che alcuni mesi dopo (2 maggio 1945) fu comunque occupata dall'Armata Popolare di Liberazione della Jugoslavia.[14][15][16]