Aristide Cavaillé-Coll
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Aristide Cavaillé-Coll (Montpellier, 4 febbraio 1811 – Parigi, 13 ottobre 1899) è stato un organaro francese, considerato il più grande esponente dell'organaria romantica francese[1] e uno dei più importanti organari di tutti i tempi.[2]
Nacque in una famiglia organaria del sud della Francia e, grazie alle sue doti scientifiche, presto assunse un ruolo di costruttore di strumenti guidato da solidi principi di matematica e fisica, raggiunti anche con la sperimentazione, nei suoi atelier di Parigi. La sua prima grande opera è stato l'organo della basilica di Saint-Denis, costruito tra il 1837 e il 1841,[3] dove ha fatto uso per la prima volta della leva Barker, una leva pneumatica per alleggerire la trasmissione meccanica.[4] Grazie alla fama raggiunta con la costruzione di tale strumento, gliene sono stati commissionati molti altri, oltre 600, alcuni dei quali per interessamento di Napoleone III.[5] Le sue più celebri realizzazioni sono gli organi maggiori della chiesa di Saint-Sulpice (1862) e della cattedrale di Notre-Dame (1867) a Parigi[6] e della chiesa abbaziale di Saint-Ouen a Rouen, quest'ultimo considerato la sua migliore opera.[7]
Cavaillé-Coll si è distinto per le sue alte capacità tecniche e per le innovazioni da lui introdotte, come la leva Barker per grandi strumenti e l'utilizzo sistematico della cassa espressiva anche su piccoli organi. È inoltre rimasto celebre per la sua intonazione puramente romantica, specialmente del flauto armonico e dei registri ad ancia,[8] che ha ispirato grandi compositori come César Franck, organista titolare della basilica di Sainte-Clotilde-et-Sainte-Valère a Parigi, Charles-Marie Widor, organista titolare di Saint-Sulpice, e Louis Vierne, organista titolare di Notre-Dame.[5]