Ambasciatore di buona volontà
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Un ambasciatore di buona volontà è una persona che sostiene una causa specifica (per esempio un Paese o un'organizzazione) sulla base della sua notorietà[1]. Gli ambasciatori di buona volontà in genere supportano o promuovono ideali da un soggetto ad un altro, o nei confronti di una popolazione. Il termine deve essere distinto dal concetto similare di ambasciatore di marchio, che gioca un ruolo nella promozione di una società o di un prodotto attraverso l'interazione personale[2].
Ambasciatore di buona volontà può essere un individuo di un Paese che risiede o si trasferisce in un altro Paese, in una missione diplomatica (o missione di partnerariato internazionale) ad un livello tra pari; vale a dire: da Paese a Paese, da Stato a Stato, da città a città; o, come intermediario che rappresenta persone all'altro capo di una organizzazione.
Gli ambasciatori di buona volontà sono parte ufficiale (o non ufficiale) di governi e di organizzazioni culturali finché dura l'azione diplomatica; personaggi famosi, scienziati, scrittori, noti attivisti, e altre figure della buona società vengono utilizzati per lo scambio di doni e regali, aiuti umanitari o per l'aiuto allo sviluppo.
Le missioni di buona volontà per conto di Paesi sono di solito eseguite o supervisionate dal capo dello Stato, ma non comportano necessariamente credenziali diplomatiche al di là di una lettera di presentazione (o lettera di credenziali). Tuttavia, alcuni Stati, come Haiti, rilasciano le credenziali che includono l'immunità diplomatica per gli ambasciatori di buona volontà[3].