Abbagliamento
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In medicina l'abbagliamento è un disturbo transitorio della vista, percepibile come una sensazione eccessiva di luce, senza alcun oggetto reale interpretabile, causato da un'alterazione delle vie oculari o nervose. In generale dunque l'abbagliamento è un turbamento e una soppressione momentanea della vista per l'azione di un corpo luminoso sugli occhi.
Se la radiazione consuma il pigmento presente nei bastoncelli della retina, l'organismo non fa in tempo a risintetizzarlo quindi l'occhio non vede più nitidamente. Il danno può essere temporaneo o permanente.[1]
Michel Foucault lo definisce come «l'oscurità che regna nel cuore stesso di ciò che è eccessivo nello splendore della luce… nell'abbagliamento l'indietreggiare generale degli oggetti verso la profondità della notte ha come sua correlazione immediata la soppressione della visione stessa; nell'istante in cui vede gli oggetti dileguare nella notte segreta della luce, la vista si vede nell'attimo della sua sparizione».[2]