Un'altra donna, film drammatico del 1988 diretto dal regista Woody Allen.
Quando ho compiuto i cinquant'anni, a chi mi avesse chiesto di fare un bilancio della mia vita, avrei detto di aver raggiunto un accettabile grado di soddisfazione, e come persona e come professionista. Di più avrei preferito non approfondire. Non che avessi timore di scoprire qualche lato oscuro del mio carattere... ma ho sempre pensato: "Se qualcosa sembra che funzioni, lasciala stare". (Marion)
Citazioni in ordine temporale.
Non so esattamente com'era cominciato. Io so solo... che mi sono svegliata nel cuore della notte. E il tempo passava e c'erano strane ombre. E ho cominciato a fare tormentosi pensieri sulla mia vita, come se... Come se in essa ci fosse qualcosa di irreale. Piena di inganni. Alla fine quegli inganni erano diventati così... così tanti, e talmente parte di me, che io neanche sapevo più chi fossi veramente. E improvvisamente ho cominciato a sudare. E sono balzata a sedere sul letto col cuore che mi martellava! E ho guardato mio marito accanto a me, ed era come se lui... se lui fosse... un estraneo! Quando ho acceso la luce si è svegliato e gli ho chiesto di abbracciarmi. E solo dopo un bel po' ho finalmente ritrovato me stessa. Ma per un momento, prima, era stato come se si fosse aperto un sipario e avessi potuto vedermi chiaramente. E avevo paura di quello che avevo visto... e... e di quello che dovevo aspettarmi... E mi sono chiesta... mi sono chiesta se non dovessi farla finita. (Hope)
Mi dispiace tanto. Se ho sbagliato in qualcosa, perdonami. Accetto ogni tua condanna. (Ken)
Cinquanta. Non mi fece alcun effetto toccare i trenta. Tutti avevano detto "Vedrai". Poi mi dicevano "È tragico toccare i quaranta". Ma si sbagliavano, io non ci detti il minimo peso. Poi dicevano che sarebbe stato un trauma quando si arriva ai cinquanta. Era vero... A dirti la verità, non credo di avere più ripreso il mio equilibrio da quando ne ho cinquanta. (Marion)
Citazioni in ordine temporale.
Psicanalista: Lei di che cosa direbbe che soffre? Marion: Sta ingannando se stessa. Psicanalista: Bene, è un po' generico. Marion: Non credo che possa separarsi dalle sue bugie. Psicanalista: No? Peccato. Marion: E non è che lei non lo vorrebbe. Psicanalista: È precisamente quello che non vuole fare. Quando vorrà farlo lo farà. Marion: Accade tutto così in fretta... Psicanalista: Io mi devo sbrigare: sto cercando di impedirle di togliersi la vita. Marion: Sa che non lo farebbe. Psicanalista: Oh, ha già cominciato. Marion: Davvero? Psicanalista: Beh, non molto drammaticamente, non è nel suo stile. Lo fa lentamente e metodicamente. Lo sta facendo da quando era giovanissima.
Marion: Mi dispiace per te, Ken, perché, a modo tuo, forse sei stato solo quanto me. Ken: Siamo stati soli? Marion: Almeno io sono arrivata a riconoscerlo.
Chiusi il libro e provai uno strano miscuglio di malinconia e di speranza. E mi chiesi se un ricordo è qualcosa che hai o qualcosa che hai perduto. Per la prima volta dopo tanto tempo, mi sentii placata. (Marion)