Intervista di Claudio Sabelli Fioretti, Sette, citato in Interviste.sabellifioretti.it, 12 febbraio 1993.
In Italia ci sono tante anomalie strutturali e di comportamento. L'anomalia strutturale è la proprietà industriale e quella dei giornali coincide. L'anomalia di comportamento è che alcuni giornali sono protagonisti della lotta politica.
Scalfari e Montanelli direttori all'antica, padroni, mattatori che ricordano gli Scarfoglio, i vecchi direttori dell'ottocento che non solo incrociavano la penna ma anche la spada in una rissa continua con tutti.
Repubblica è un partito irresponsabile. Fa lotta politica ma non ne risponde di fronte all'elettorato.
[Su Eugenio Scalfari] È un giornalista trimezzato. Un terzo giornalista, un terzo uomo politico, un terzo uomo d'affari.
Scalfari è molto bravo. Se dovessi dargli un voto darei 10 come uomo d'affari. Otto come giornalista. Cinque come uomo politico perché non ne ha mai indovinata una.
Scalfari è un direttore padrone che dà una linea assolutamente omogenea, fermissima, dalla prima pagina sino all'ultima, dal primo titolo fino all'ultimo.
Montanelli ha sempre avuto una componente di destra. È stato un uomo di destra come fascista, uomo di destra come sostenitore dei governi dc sia pure turandosi il naso. [...] Adesso è un uomo di destra qualunquista, ma sempre di destra.
[Su Enzo Biagi] È sempre stato un giornalista che ha fiutato con grande abilità l'animus del momento, dell'opinione pubblica e lo ha cavalcato.
[Sul Corriere della Sera] Per chi è nato e cresciuto a Milano è sempre il primo giornale, il primo che si legge, il primo che si compra.
[Sul Corriere della Sera] È pur sempre il giornale dell'establishment che ha il peso maggiore nella società italiana, cioè il mondo industriale solido che c'era nel capoluogo lombardo.
La generazione che aveva venti anni nel '68 era più o meno tutta conquistata a quelle idee rivoluzionarie. Cionondimeno ne sono venuti fuori fior di professionisti, fior di intellettuali, di professori, la classe dirigente della cultura e del giornalismo italiano.
Liguori è una voce anomala nel panorama dei media italiani che sono di una uniformità totale.
Fede ha le antenne lunghe per cogliere i sentimenti dell'opinione pubblica.
[Su Bettino Craxi] Col suo decisionismo ha arricchito i quadri dirigenti del partito imponendo persone che mai sarebbero riuscite a diventare dirigenti.