Tonino Valerii (1933 – 2016), regista e sceneggiatore italiano.
- A causa della mancanza di archetipi mitologici i pionieri americani vollero inventarsene alcuni. Presero a modello gente del loro stesso mondo creando così, da null'altro che da se stessi, i loro dèi e i loro eroi. Solo in questa chiave si riesce a comprendere la mitizzazione di personaggi di infimo ordine come Jesse James e Billy the Kid; solo così si giustifica la grande ubriacatura che li spinse sempre più ad Ovest affrontando pericoli e disagi sovrumani... (p. 25)
- Go west young man and grow up with the country!... Va' ad Ovest giovanotto e cresci insieme al tuo paese!... Questo incitamento apparve in migliaia di manifesti e divenne in poco tempo un vero proclama. La grande corsa all'Ovest può considerarsi la nascita della nazione americana e della sua Storia! (p. 25)
- Chiedere a uno di noi perché si imbarcò nel western sarebbe inutile. L'incauto interlocutore si sentirebbe rispondere: «Perché a chiederlo fu il mercato...» Oppure: «Perché no? Il genere peplum era naufragato e il battello a ruota passava in quel momento... Ci salimmo per salvarci...» O ancora: «In Ispagna c'erano buoni attori, buoni scenografi, costumisti e tecnici; c'erano gitani che potevano fare i messicani e ogni altro genere di bandido... e c'erano infine cavalli stupendi e una selleria fuori dell'ordinario. C'era Almería con i suoi fantastici scorci scoperti anni prima da Cayatte per Oeil pour oeil. E tutto questo ben di Dio si poteva avere a due lire... Western dall'America non ne arrivavano più... Il mercato chiedeva. Perché non provare?» Benché queste risposte contengano ognuna una piccola briciola di verità, prese tutte insieme non sarebbero «la Verità!». (p. 25)