Ma che rè stu tip, è na spece e ball, 'o tip tap. (Antonio)
Oggi c'è la nazionale, quindi mano sul cuore e Inno di Mameli. (Massimo)
Tu sei na poveraccia... e anche un po' mignotta. (Francesco, rivolto a Giulia)
Ma che stamo a scherzà signor Mobarack, ma che stamo a vennere l'olive. (Francesco)
Brodo di pollo 40 sterline, e che rè stu poll, nu dinosauro. (Antonio, dopo aver letto il menù)
Tuo padre da giovane ha lavato tonnellate di piatti. (padre di Antonio, rivolto ad Antonio)
23! Ce porterà fortuna. (Kiki)
Francé, ma che fai a nott', vai a caccia e balen'. (Antonio)
Giulia Colombo, residente in via campo dei fiori 00100 Roma, c'è posta per te "vattela a pijà ner culo!" (Francesco)
Luca: Mr Mobarack. Mobarack: Yes. Luca: Prrrrrrrrrrrr. Wilson: [ridendo] Bravo Luca, beautiful cornacchia. Luca: No cornacchia, pernacchia. Wilson: Sì, si [facendo l'imitazione] Mr. Mobarack, Prrrrrrrrrrrr. Mobarack: Mr. Wilson, would you come to my office. Wilson: Yes [si alza dalla scrivania e si avvicina a Francesco] ora sono broccoli miei. Francesco: No, cavoli miei, puzzano uguale, ma sono diversi.
Antonio: Complimenti, ma come hai fatto a beccarla. Massimo: Al solito modo, a scarpate. Antonio: Cosa? Francesco: Devi sapere che Massimo quando deve conquistare una donna, non lo fa con 12 rose, ma con 12 paia di scarpe.
Antonio: [al telefono con il padre] Papà ma io l'inglese già un po' lo parlo, che ne so [guarda una barca] barca si dice boat, oppure [vede le scarpe] scarpe si dice shoes. Papà di Antonio: [con entusiasmo] In un giorno già due parole, tutto suo padre.