Intervista di Francesco Bettin, olimpiainscena.it, 13 dicembre 2002.
[Sulle doti che deve possedere un attore] Di sicuro ci vuole una bella dose di coraggio perché ci si mette sempre in gioco, e si racconta sempre una parte di se stessi, sia quella che si conosce che l’altra più in disparte, ma è molto bello avere emozioni, è impagabile. E le stesse portano ansia, adrenalina, ma in positivo. Un attore può recitare per anni ma la grande emozione c’è sempre, rimane lì assieme a te.
Io amo i personaggi tormentati e difficili, sono i più belli da interpretare e portare in teatro.
Marco Bellocchio è un regista che ama molto gli attori, ne ha un enorme rispetto e per me quella de Il sogno della farfall è stata un’ottima esperienza. Devo ringraziare la sua aiuto regista per aver insistito con lui, perché mi vedeva come un’attrice troppo legata alla televisione, e solo dopo il provino è andata bene. Mi piacerebbe molto comunque poter recitare ancora con registi così, questo è sicuro.