poeta italiano Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
Sergio Corazzini (1886 – 1907), poeta italiano.
Felicità mi spiace, | felicità è loquace | come un bimbo; l'ho a noia! | La mia rete ha ceduto, | la mia stella ha perduto | il fedele seguace. (da Canzonetta all'amata, in Piccolo libro inutile, 1906)
I libri di poesia da me pubblicati sono lo specchio umile della mia semplice anima. (dalla lettera ad Aldo Palazzeschi, Roma, 4 febbraio 1906)
Io non sono un poeta. | Io non sono che un piccolo fanciullo che piange. | Vedi: non ho che lagrime da offrire al Silenzio. (da Desolazione del povero poeta sentimentale, in Piccolo libro inutile)
Madonna, se il cuore v'offersi, | il cuore giovine e scarlatto, | e se voii, con magnifico atto, | lo accettaste insieme a' miei versi | di fanciullo poeta, e se voi | con l'olio del vostro amore | teneste vivo il suo splendore | e lo appagaste de' suoi | capricci assiduamente, | perché ieri lo faceste | sanguinare, lo faceste | lagrimare dolorosamente? (da Asfodeli, in Poesie, a cura di Idolina Landolfi, Rizzoli, 2007)
Ora, per morire bisogna pur che viva. (dalla lettera ad Antonello Caprino, 21 agosto 1905; citato in Filippo Donini, Vita e poesia di Sergio Corazzini, F. de Silva)
Tutta la dolce, rassegnata tristezza della mia vita è in un pensiero di morte. (dalla lettera ad Antonello Caprino, 21 agosto 1905)
E tu cantavi la provincia, | le tragedie dei burattini, | il suono dell'Avemaria; | cantavi le domeniche | piene di sole e di malinconia | e aspettavi di morire, Sergio Corazzini! (Nino Oxilia)
La sua poesia non era se non l'ombra proiettata sul suo volto di giovinetto esangue della morte imminente che l'aveva in suo dominio da quando aveva cominciato a conoscere e amare la vita. (Fausto Maria Martini)