Scandal, serie televisiva americana di genere thriller politico trasmessa dal 2012.
Episodio 1, Sweet Baby
Non resto, mi scusi. Sono qui perché Laureen non mi ha dato il suo numero per disdire, non volevo che aspettasse perché avere buche in questo locale sarebbe un po' come cadere dai tacchi in passerella e poi non la conosco. (Quinn)
Harrison: Vuole essere un gladiatore in doppiopetto? [Quinn annuisce] Lo deve dire. Quinn: Voglio essere un gladiatore in doppiopetto.
Quinn: Mi lasci dire quanto ammiro lei e il lavoro svolto alla Casa Bianca. Lavorare per il tuo studio è un onore. Olivia: Non siamo uno studio. Siamo avvocati, ma non è uno studio legale, questo. Stephen: Quelli sono per i codardi.
Olivia: Harrison ti ha recitato la battuta sul gladiatore in doppiopetto? Harrison: Liv… Quinn: Sì e sono prontissima a gladiare o… come si dice.
Non parli a nessuno della vicenda. L'FBI è stufa di me. (Olivia)
Olivia: Posso convocare qui la stampa entro pochi minuti e farti chiedere come mai vuoi perseguitare un handicappato innocente, pluridecorato. Magari perché è un noto conservatore repubblicano e tu hai mire come democratico per le prossime elezioni? Tanto per capirci, ora sì che ti sto minacciando. David: Hai fino al mattino. Olivia: 36 ore. David: 24. Olivia: Ci sto. È stato bello rivederti.
Quinn: Quindi vuoi non discutete i casi in tribunale? Harrison: Se facciamo bene il nostro lavoro, non ci serve. Sai perché non siamo uno studio legale? Perché così non dobbiamo rispettare le regole. Riassestiamo le cose, siamo crisis manager. Noi togliamo dai guai le persone. Punto e basta. Qui non risolviamo casi. Non ci interessa la giustizia. Solo il cliente.
Olivia: Non mi sta corteggiando. Siamo amici. Stephen: Noi due siamo amici. Lui è il capo del mondo libero.
Olivia: Vite normali, ecco il sogno. Tu l'ami, lei ti ama. Chi è normale, si sposa. Stephen: Senti da che pulpito. Olivia: Io non sono normale.
Non farti mai vedere così da Olivia. Lei non crede nelle lacrime. (Huck)
Olivia Pope riassesta le cose, ecco cosa fa e tu devi riassestarti. Non conosco la tua storia, ma non serve. Abbiamo tutti una storia. Tutti in questo ufficio dobbiamo riassestarci. Tu sei un cane randagio e Olivia ti ha portato qui. Non chiederti perché. Non piangere, noi non piangiamo… mai. (Huck)
Lei accetterà. Sono sicura che anche lei ti vuole. E se non funzionerà, non funzionerà. Ma ci devi almeno provare. Perché se tu ci proverai, se ci metterai impegno e nonostante tutto questo non funzionerà, non sarà colpa tua. (Olivia)
Forza, sii felice. Sii, normale. (Olivia)
Forse non sapremo mai chi ha ucciso Paige. Ma quello che mi sta a cuore non è che lei non vada in prigione per questo omicidio. È che lei non viva una vita di falsità. Sully, io ho viso quel bacio lei ama quell'uomo chiunque egli sia. Lei lo ama e convive con questo grande segreto da molto, troppo tempo. Io so come ci si sente. Ha la mia comprensione. Lei è convinto di farlo per dei buoni motivi. Pensa che lo sta facendo per il suo Paese, per tutti coloro che l'ammirano ma il fatto è chi lei davvero è. Chi lei davvero ama non dovrebbe essere un segreto. Non dovrebbe mai esserlo, non crede? (Olivia)
Quinn: Tu avevi detto che eravamo i buoni. Harrison: Lo siamo. Quinn: Davvero? Insomma, anche Olivia? Lei è una dei buoni? Harrison: No. Le non è una dei buoni, lei è la migliore. La migliore in assoluto. Mi devi credere. Quinn: Gladiatori. In doppiopetto.
Episodio 2, Piccoli scomodi segreti
David: Sai cosa amo del mio lavoro? Il fatto che io sono nel giusto. La legge è dalla mia parte. Io sono il buono. La giustizia è con me. Ho il senso dell'onestà. Difendo la Costituzione deli Stati Uniti. Sono il paladino del popolo. Assisto i giusti in qualunque caso, mentre tu, Olivia Carolyn Pope, tu sei una rompiballe. Ho ottenuto un mandato di perquisizione, ma quando l'ho potuto usare, non c'era più nulla. Perché i tuoi avevano già fatto razzia. Olivia: Ciao, David. Come stai? Nuovo taglio? Niente male.
Fitz: Senti, hai frainteso quello che hai visto. Cyrus: Non ho frainteso. Può essere che da un po' che stringo un'amante arrabbiata tra le braccia, ma ricordo ancora lo sguardo che ha.
È uno scheletro nell'armadio. E quelli saltano fuori presto o tardi. (Olivia)
Fitz: Tu lavori per me. Non il contrario. Cyrus: Lei lavora per il popolo, Presidente. Io sono il Popolo. quindi lavora per me.
Huck: Hai l'aria di voler vomitare. Non farlo qui, per favore. Quinn: Ero in missione, per Olivia. E ho fatto un casino. Huck: Sei hai fatto un casino, lo sistemi. È il tuo lavoro.
Io penso che quei due vogliono stare insieme. E penso che l'amore, alla fine, sia più forte di qualsiasi errore commesso. Di qualsiasi cosa rimpiangono. L'amore concederà a loro il perdono. (Fitz)