[Ricevendo Maria in custodia] Ho già figli, e sono vecchio, mentre essa è una fanciulla! Che io non abbia a diventare oggetto di scherno per i figli di Israele!
[Rivolto a Maria] Ecco, ti ho ricevuta dal Tempio del Signore e adesso ti lascio nella mia casa e me ne vado a lavorare alle mie costruzioni, ma tornerò da te. Il Signore ti custodirà.
[A Betlemme, cercando una levatrice per Maria] E io Giuseppe stavo camminando, ed ecco non camminavo più. Guardai per aria e vidi che l'aria stava come attonita, guardai la volta del cielo e la vidi immobile e gli uccelli del cielo erano fermi. Guardai a terra e vidi posata lì una scodella e degli operai sdraiati intorno, con le mani nella scodella: e quelli che stavano masticando non masticavano più, e quelli che stavano prendendo del cibo non lo prendevano più, e quelli che stavano portandolo alla bocca non lo portavano più, ma i visi di tutti erano rivolti in alto. Ed ecco delle pecore erano condotte al pascolo, e non camminavano, ma stavano ferme; e il pastore alzava la mano per percuoterle col bastone, e la sua mano restava per aria. Guardai alla corrente del fiume e vidi che i capretti tenevano il muso appoggiato e non bevevano; ... e insomma tutte le cose, in un momento, furono distratte dal loro corso.
[Rivolto alla levatrice] È Maria, che è stata allevata nel Tempio del Signore e io l'ho avuta in sorte come moglie, ma non è mia moglie, ha concepito per opera dello Spirito Santo.
Giuseppe [nella nascita di Gesù] è presente per nascondere il mistero, per custodire gelosamente il segreto del Padre. (Marie-Dominique Philippe)
San Giuseppe è la più bella figura d'uomo concepibile e che il cristianesimo ha realizzato. [...] San Giuseppe ha vissuto come tutti: non c'è una parola sua, non c'è niente, niente: più povera di così una figura non può essere. (Luigi Giussani)
San Giuseppe. È un gigante del silenzio e la sua grandezza incommensurabile è proprio questo silenzio. (Maurice Zundel)
Se Maria porta con sé una speciale forma di ubbidienza e Giuseppe la povertà, la castità risiede quindi nell'unione di entrambe, anche se ciascuno a suo modo già la possiede: la Madre con il suo aprirsi senza riserve a Dio e Giuseppe nella sua sottomissione ad ogni particolare disposizione che riguardi il matrimonio e sia in linea con le istruzioni di Dio. (Adrienne von Speyr)
E dicevano: "Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui conosciamo il padre e la madre. Come può dunque dire: Sono disceso dal cielo?". (Vangelo secondo Giovanni)
Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: "Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù [...]". Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù. (Vangelo secondo Matteo)
Essi [i Magi] erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: "Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo". Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode. (Vangelo secondo Matteo)
Gesù quando incominciò il suo ministero aveva circa trent'anni ed era figlio, come si credeva, di Giuseppe, figlio di Eli, figlio di Mattat, figlio di Levi. (Vangelo secondo Luca)
Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo. (Vangelo secondo Matteo)
Purtroppo nei libri di dogmatica, nei seminari e nelle università cattoliche, la figura di san Giuseppe è oggi assolutamente assente. Ma come si può fare teologia della Santa Famiglia e quindi della famiglia se manca san Giuseppe?
Quante volte san Giuseppe avrà pronunciato nella sua vita il nome di Gesù, come pure quello di Maria! Coloro che insistono sul fatto che i Vangeli non ci riportano nessuna parola di san Giuseppe, come pretesto per accantonarlo, non possono negargli di aver pronunciato almeno due parole, che sono proprio i nomi delle persone più grandi di questo mondo. Ebbene, queste due parole, che hanno riempito il silenzio della vita di san Giuseppe, possano chiudere il rumore della nostra vita: Gesù e Maria!
Se san Giuseppe dovesse fare il suo biglietto da visita, comincia a dire: "Padre di Gesù, sposo di Maria, figlio di Davide e giusto". Sono quattro titoli che solo lui ha, e poi dicono che non conta niente […]. Con quattro titoli così, cosa vuoi di più?