Sono tutti amici finché non arriva il conto da pagare. (Vincent)
Se sai aspettare verrai premiato. (Sam)
Uno va dove conosce. (Sam)
Citazioni in ordine temporale.
Spence: Hai mai ucciso qualcuno? Sam: Una volta ho offeso qualcuno.
Spence: Ti preoccupi di salvare la pelle? Sam[annuendo]: Mi copre il corpo.
Sam: Come sei entrata in questo giro? Deirdre[sorridendo]: Un mascalzone con un sacco di soldi mi ha sedotta e abbandonata. Sam: Stessa cosa a me.
Sam: Quando c'è il minimo dubbio, non ci sono dubbi. È la prima cosa che t'insegnano. Vincent: Dove l'hai imparato? Sam: Non me lo ricordo. Seconda cosa che t'insegnano.
Sam: Conoscevo della gente che voleva vivere soltanto per aprire un bar. Jean-Pierre: Se fossero vissuti l'avrebbero aperto? Si sono risparmiati la delusione. Sam: Sì, infatti.
Jean-Pierre: Sono i 47 rōnin. Li conosci? 47 samurai, il cui padrone è stato tradito e ucciso da un altro signore. Vengono chiamati rōnin, samurai senza padrone, caduti in disgrazia per l'infedeltà di un altro. Per tre anni hanno tramato, fingendosi di essere ladri o mercenari, o perfino dei pazzi, ma questi non li ho ancora creati, finché non decisero di agire. Penetrarono di notte nel castello del traditore e lo uccisero. Sam: Carino, mi piace, è come il mio lavoro. Jean-Pierre: Non è finita. Tutti i 47 samurai fecero seppuku, il suicidio rituale, nel cortile del castello. Sam: Eh, questo mi piace un po' di meno. Jean-Pierre: Comunque sia hai capito? Sam: Che cosa dovrei capire? Jean-Pierre: Il codice guerriero. Il gusto della battaglia, l'hai capito questo sì? Però c'è qualcosa di più. Ti rendi conto che esiste qualcosa oltre a te stesso che tu hai bisogno di servire? Se questa necessità scompare, se la fede viene a mancare, che cosa sei? Un uomo senza padrone? Sam: Per adesso sono un uomo senza stipendio. Jean-Pierre: I rōnin potevano lavorare per un nuovo padrone, o potevano lottare per sé stessi. Ma hanno scelto l'onore, hanno scelto il mito. Sam: Hanno scelto male.