R. M. Renfield, personaggio del teatro, della letteratura e del cinema creato da Bram Stoker.
Citazioni in ordine temporale.
Ogni forma di vita che ingerisco ridà vita a me. [...] Ma sarebbe meglio chiedere a qualcuno di mangiare una molecola con un paio di bacchette piuttosto che chiedermi di interessarmi a forme di vita inferiori. (Dracula di Bram Stoker)
Sono qui per obbedire ai Tuoi ordini, Signore. Io sono Tuo schiavo, e Tu mi ricompenserai perché io ti sarò fedele. Ti ho adorato per tanto tempo e da lontano. Ora che sei qui, aspetto i Tuoi comandi, e Tu non mi trascurerai, vero, mio Signore, quando avverrà la distribuzione dei Tuoi favori?
Il sangue è la vita! Il sangue è la vita!
Dal momento che anch'io sono stato ospite di un manicomio, non posso non notare che certe tendenze al sofisma di taluni dei ricoverati conducono a errori di non causae e di ignoratio elenchi.
Pensavo che la vita fosse un'entità positivamente concreta ed eterna, e che ingerendo una gran quantità di cose viventi, anche di infimo rango nella scala della creazione, uno avrebbe potuto prolungare indefinitivamente la propria vita. Questa convinzione era in me tanto forte che ho letteralmente tentato di impadronirmi anche di vita umana. Il dottor Seward qui presente può confermare che in un'occasione ho cercato di ucciderlo, con l'intento di rafforzare i miei poteri vitali assimilando nel mio corpo la sua vita, tramite il suo sangue – basandomi anche, naturalmente, sul versetto scritturale che afferma che 'il sangue è la vita'. Sebbene, all'atto pratico, un ciarlatano che smerciava un suo elisir abbia tanto involgarito questo truismo da renderla oggetto di disprezzo.
Signor Morris, dovreste essere orgoglioso del vostro grande Texas. Il suo ingresso a far parte dell'Unione è un precedente destinato a produrre grandi effetti, quando il Polo e i Tropici si ritroveranno uniti sotto la bandiera a stelle e strisce. La forza del Trattato può dimostrarsi un grande motore di espansione, il giorno che la dottrina di Monroe verrà accantonata, come si merita, tra le fole della politica. Che cosa posso dire del piacere di incontrare Van Helsing? Signore, non avanzo scuse per aver lasciato perdere i titoli e le consuete formule di cortesia. Quando un uomo ha rivoluzionato la terapeutica, con la scoperta della continua evoluzione della materia cerebrale, le formule convenzionali sono inadeguate, poiché sembrerebbero limitarne l'importanza a una sola classe sociale.
La mosca, caro signore, presenta particolarità assai interessanti, vale a dire ali che sono l'espressione dei poteri aerei delle facoltà psichiche. Ben avevano ragione gli antichi, paragonando l'anima a una farfalla!
Lungi da me l'idea di arrogarmi gli attribuiti della Divinità. Di Dio non mi interessano neppure le specifiche attività spirituali. Se devo precisare la mia posizione intellettuale, direi che per quanto concerne ciò che vi è di essenzialmente terrestre, mi trovo in una situazione analoga a quella occupata spiritualmente da Enoch!
Padrone, è sceso il sole. Tu manterrai la tua promessa quando saremo a Londra? È vero, padrone? Procurerai che io abbia delle creature? Non creature umane, ma piccoli esseri che abbiano il sangue?
Le mosche? Poveri piccoli esserini! Chi vuole mangiare le mosche?
Dio mai potrà dannare l'anima di un folle. Sa' che le forze del male sono troppo grandi per chi, come noi, ha la mente fragile.
È venuto e si è fermato sotto la mia finestra nel chiaro di luna e continuava a promettermi cose. Non solo a parole, ma passando all'azione!
Una nebbia rossa si diffonde sull'erba, avanzando come una lingua di fuoco che lui apre come un velario, e allora io vedo centinaia di migliaia di topi, con piccoli occhi rosso fiamma, come i suoi, ma solo più piccoli. E allora lui solleva la mano e li ferma tutti! Mi sembra che le sue labbra dicano: "Topi, topi, topi! Torme, milioni di topi, e tutti rosso sangue! E li darò tutti a te, se tu mi obbedirai!"
Puniscimi, torturami, ma lasciami vivere. Io non posso morire con tutte quelle vite sulla coscienza, con tanti sangui sulle mani!
È il conte che è pazzo. Mi ha promesso tanta carne. Dice che non dovrò più mangiare ragni e mosche, ma roba grossa. Creature umane.
Quello che è veramente schifoso deve ancora arrivare!
Io sto morendo, e lui ride con la sua bocca rossa e quei dentoni bianchi affilati come quelli dei topi. Sono centinaia, migliaia, milioni!
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Che genere d'uomo è questo? R. M. Renfield, affermato procuratore legale della ditta Hawkins & Thompkins, onorato membro del Lord Nugent's Wyndham Club, torna da un viaggio d'affari all'estero, in Transilvania. Improvvisamente è colpito da un assoluto crollo mentale. È ossessionato da una sorta di brama sanguinaria. (Jack Seward, Dracula di Bram Stoker)
Il bizzarro personaggio di Renfield, la cui folia è descritta superbamente, fornisce le indicazioni principali per il mistero del romanzo, sebbene i suoi commenti vengano spesso ignorati sia dagli altri personaggi che, a volte, dai lettori stessi, perché molti lo considerano semplicemente un folle. Renfield invece ha capito la natura del conte Dracula: è un parassita che succhia la vita dalle creature viventi per prolungare la propria esistenza innaturale. (Radu Florescu e Raymond T. McNally)
Il caso Renfield, sia pure romanzato, non perde una connotazione propria della psichiatria e di quella del tempo. Anzi, serve a porre un problema molto vivo allora: il rapporto tra malattia di mente, dunque un fenomeno naturale, e possessione demoniaca, che è un fatto extra-naturale. La categoria psichiatrica che meglio si presta a questa problematica è quella che permette rapidi cambiamenti di comportamento e di pensiero. Renfield passa da una fase di eccitamento e di delirio a una condizione di quiete e di apparente normalità. Il delirio di Renfield è la necessità di cibarsi di vivi per ottenere energia vitale per sé e dunque non morire e a questo scopo chiede zucchero che mette sul davanzale della sua cella d'ospedale per attirare mosche che poi ingoia. Una fase successiva è quella di favorire lo sviluppo dei ragni che si nutrono di mosche e dunque di ingoiarli. E il piano seguente, di avere dei topi che mangiano dei ragni e dei gatti che mangiano topi, per cui egli mangiando gatti assume un'energia vitale straordinaria. Tutta la sua vita è condizionata e finalizzata a questa idea. (Vittorino Andreoli)
Lui crede che ci siano i lupi. Io, in effetti, li avevo già sentiti ululare di notte. È convinto che parlino con lui, e ulula, ulula per risponderli. È pazzo! (Dracula)
Quell'uomo che sentite gridare era una persona come noi. Aveva una moglie giovane e bella. Vivevano tranquilli in una contrada in Transilvania che si chiamava Bistrit. Una notte, la donna venne trovata svenuta sul suo letto. Era gravissima, affetta da una forte anemia improvvisa. Deperiva giorno per giorno, nonostante tutte le cure che le prodigavano. Il marito le era sempre accanto, la vegliava con amore, finché una notte, quando ormai la donna era in fin di vita, nel villaggio udirono all'improvviso un urlo lacerante. Si precipitarono nella casa di Renfield e trovarono la donna morta e il marito fuori di senno, quasi succube di una forza misteriosa. (Abraham Van Helsing, Il conte Dracula)
– Sì ma, professore, la mania di Renfield si è sempre riversata su piccoli esseri. Mai sugli umani. – Per quanto ne sappiamo, dottore. Ma lei mi riferisce che fugge dalla sua stanza, che sparisce per ore, dove va non sappiamo. (Dracula)
Un malato proclamato folle che si comporta, dal suo punto di vista, con estrema coerenza. (Ernesto Ferrero)
Una malattia a due fasi, disturbo-scomparsa del disturbo (normalità), accentra l'attenzione poiché è la più vicina alla invasione demoniaca: quando il demonio possiede il corpo, il posseduto mostra atteggiamenti che scompaiono immediatamente quando il demonio esce a seguito di qualche terapia (esorcismo). Probabilmente il motivo dell'interesse per Renfield da parte del dottor Seward prende l'avvio dalla scoperta, nel 1895, fatta da Kraeplin, della malattia maniacodepressiva: in uno stesso paziente si può avere in sequenza temporale una fase di mania e una di depressione. (Vittorino Andreoli)
Ecco qui R. M. Renfield, anni 59. Temperamento sanguigno; grande forza fisica; ecitabilità morbosa; periodi di depressione che culminano in idee fisse da cui non riesce a liberarsi. Suppongo che il temperamento sanguigno di per sé e l'alterazione mentale si compongano in un quadro ben definito, quello di un uomo potenzialmente pericoloso, tale anzi con ogni probabilità, sebbene non egoista. Negli uomini egoisti, la cautela costituisce una corazza altrettanto impenetrabile ai loro nemici e a loro stessi. (John Seward)
Il caso di Renfield si fa sempre più interessante a mano a mano che riesco a comprendere l'uomo. Vi sono in lui certe qualità particolarmente sviluppate, quali l'egoismo, la riservatezza e la determinazione. Mi piacerebbe poter individuare l'oggetto di quest'ultima. Sembra che egli abbia un solo ben preciso schema, ma di che cosa si tratti non lo so. Per contro la sua qualità positiva è un certo amore per gli animali, sebbene, in verità, lo manifesti in modi così strani che a volte penso che la sua sia semplicemente una forma abnorme di crudeltà. (John Seward)
Il mio maniaco omicida è di un genere particolare. Dovrò trovare una nuova classificazione per lui, e definirlo zoofago (mangiatore di vita). La sua volontà è di assorbire in sé quante più vite possibile, e si impegna a farlo in un modo inglobante. Ha nutrito un ragno con molte mosche, e un uccello con molti ragni, e poi ha chiesto un gatto da nutrire con molti uccelli. Quale avrebbe potuto essere il suo passo ulteriore? Valeva quasi davvero la pena completare l'esperimento. Si potrebbe fare se ve ne fosse una motivazione sufficiente. La gente ha snobbato la vivisezione, eppure guarda i risultati cui ha condotto! (John Seward)
Secondo l'infermiere si tratta di una qualche forma di mania religiosa che lo ha colto improvvisamente. Se è così, dobbiamo aspettarci tempesta, perché un uomo, robusto come lui, affetto di mania omicida e religiosa può diventare molto pericoloso. Si tratta di una combinazione micidiale. Alle nove sono andato personalmente a visitarlo. Con me ha tenuto lo stesso atteggiamento che con l'infermiere; nella sua eccelsa considerazione di sé, la differenza tra me e l'infermiere doveva sembrargli meno che nulla. Sembra proprio trattarsi di mania religiosa, e presto comincerà a pensare di essere lui stesso Dio. Queste infinitesimali differenze tra uomo e uomo sono troppo insignificanti per un essere Onnipotente. Come si tradiscono facilmente questi poveri pazzi! "Non sai tu che il vero Dio si prende cura anche di un passero?" Ma per il Dio creato dalla vanità umana tra un passero e un'aquila non vi è alcuna differenza. Oh, se gli uomini soltanto lo sapessero! (John Seward)
È una nuova esperienza per me trovare un malato di mente che parla di filosofia e che ragiona in così corretta maniera. (Abraham Van Helsing)
Evita di pronunciare la parola "bere". Teme l'idea di poter essere caricato dell'anima di chicchessia. Non teme di aver bisogno di vita in futuro. Disprezza tutte le forme inferiore di vita, senza eccezione, pur temendo di essere perseguitato dalle loro anime. Considerate secondo logica, tutte queste cose mirano a un'identica spiegazione: Renfield è sicuro di poter acquisire una vita più alta. E ne teme le conseguenze: il doversi far carico di un'anima. Dunque, egli mira alla vita di un essere umano! (John Seward)