Volevate farmi vivere, avete chiesto di farmi vivere!
"Obbedire"? [...] Ma io non voglio obbedire!
Quando mi ha detto che sono un peso, il suo naso non è cresciuto. Significa che lo crede sul serio. Io non voglio essere un peso. Io non voglio far soffrire il babbo e fargli venire voglia di sgridarmi.
Combatto perché | Il mio ruolo è | Portare alla mia patria Gloria, grazie a me | Ho la bandiera | L'Italia è fiera | Del Duce, del Duce | Io pregherò per lui | La luce guiderà | Le nostre volontà | Marcio proprio come | Quest'aquila che ha | Ali forti, fiere | E con lei, ci condurrà | Che eroi! | Che virtù! | L'Italia è fiera | E merita di più!
Combatto perché | Lo impone il bebè | Che se la fa addosso qui, di fronte a me | Lanciamo cacca | A chi ci attacca [...] Il Duce, il Duce | Che puzza i gas che fai | Profumano di più | Perfino i letamai [dietro le quinte, Conte Volpe si mangia il copione dalla disperazione] Per noi sei la popò | Più grande che ci sia | Se scorreggi | Lasci dappertutto la scia | Che popò! | Che sei tu! | Ti mangi la cacca | Non meriti di più!
Riesci a crederci? Sono sfuggito alla guerra, proiettili, fuoco, mi hanno anche investito! Possono uccidermi tantissimo! Sono il bambino più fortunato al mondo!
Dialoghi
Pinocchio: Ma se vuoi qualcosa, perché aspettare? Perché non prenderla? Grillo: Oh, cielo! Chi te lo ha detto? È proprio vero che se non ci sono io, la tua coscienza, vicino a te... (Kingdom Hearts)
Principe Azzurro: Tu! Non puoi mentire. Perciò dimmi burattino: dov'è Shrek? Pinocchio: Eee, be', non so dove non è. Principe Azzurro: Mi stai dicendo che non sai dove è Shrek? Pinocchio: Non sarebbe impreciso presumere che non potrei esattamente non dire che sia o non sia quasi parzialmente inesatto. Principe Azzurro: Sai allora dov'è! Pinocchio: Al contrario! È possibile, più o meno, che io non respinga del tutto l'idea, che in nessun modo, con qualunque dose d'incertezza, innegabilmente... Principe Azzurro: Smettila! Pinocchio: ...so o non so dove non dovrebbe probabilmente essere, sempre che lui non sia dove non è... anche se lui non fosse dove sapevo che era... ciò potrebbe significare... (Shrek terzo)
Arlecchino, Pinocchio e Pulcinella sono l'Italia del popolo, che si rappresenta, si denigra e si riscatta con la felicità che trasmette questo trio. Un'Italia del passato, ma che si può riconoscere oggi dovunque. (Raffaele La Capria)
Chi fa un viaggio rischia di arrivare; è accaduto ad Ulisse, accade anche a Pinocchio. Dopo fatiche e metamorfosi, egli è ammesso alla definitiva iniziazione alla condizione umana. Ma appunto allora, con assoluta, lancinante chiarezza, avvertiamo che Pinocchio ha subìto l'iniziazione sbagliata. Il suo itinerario è stato insieme un viaggio verso, ed una fuga; come accade nei luoghi fatali, i due percorsi coincidono. Dunque la pedagogica minaccia «Pinocchio deve morire» ha trovato, ha eccitato il sicario? No: Pinocchio, lo sappiamo, sa uscire indenne dal fondo del mare, da un nodo scorsoio, dai pugnali degli Assassini. Per consumare la sua iniziazione, Pinocchio ha dovuto scegliere la sola morte che gli fosse consentita: ha dovuto suicidarsi. (Giorgio Manganelli)
E io ho capito una cosa molto interessante! Pinocchio! Abbiamo rischiato la vita perché ti sei fidato di un libro per bambini? (Aquaman)
È quello che io chiamo fattore "Pinocchio" per cui la radice quadrata della proboscide è uguale alla somma delle sinusiti per 3,14. (Il dormiglione)
Il legno, in cui è tagliato Pinocchio, è l'umanità. (Benedetto Croce)
Io avevo unito Pinocchio e Dante Alighieri, tanto è vero che nel Convivio ho trovato una frase in cui Dante Alighieri si descrive come Pinocchio identico. Dice della sua vita, l'ultima frase in cui parla di sé, poveraccio, di tutto quello che ha patito: "Io altro non fui che legno sanza governo portato dalla divina povertade". Più Pinocchio di così. (Roberto Benigni)
Ma anche io come Pinocchio vendo il mio abbecedario per un bacio d'amore. (Alda Merini)
Pinocchio non sarà come tutte le persone che ha incontrato e questo non perché ci vuole un lieto fine così banale ma perché tutte le esperienze, tutte le persone che ha conosciuto lo inducono a pensare e ci inducono a pensare che farà una scelta di dignità, moralità. (Antonello Fassari)
Se sei giustizia, non fare il Pinocchio. Qual è il tuo prezzo per chiudere un occhio? (The Batman)
Il successo di Pinocchio è un enigma straordinario. Nacque per caso, scritto di malavoglia per un giornale di bambini, a puntate irregolari e interrotto due volte, la prima con la convinzione di concluderlo per sempre. E invece è l'unico libro uscito in Italia dopo l'unità che abbia avuto un successo mondiale. La spiegazione è una sola. Contiene un messaggio eterno, che tocca le fibre del cuore di tutti gli uomini di ogni cultura.
Pinocchio è la verità cattolica che erompe travestita da fiaba. E così riesce a superare le censure della dittatura culturale dell'epoca.
Quella di Pinocchio è la sintesi dell'avventura umana. Comincia con un artigiano che costruisce un burattino di legno chiamandolo subito, sorprendentemente, figlio. E finisce con il burattino che figlio lo diventa per davvero. Tra i due estremi c'è la storia del libro. Che è identica, nella struttura, alla storia sacra: c'è una fuga dal padre, c'è un tormentato e accidentato ritorno al padre, c'è un destino ultimo che è partecipazione alla vita del padre. Il tutto grazie a una salvezza data per superare la distanza incolmabile, con le sole forze del burattino, tra il punto di partenza e l'arrivo. Pinocchio è una fiaba. Ma racconta la vera storia dell'uomo, che è la storia cristiana della salvezza.