linguista italiano (1951-) Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
Pietro Trifone (1951 – vivente), linguista italiano.
Tra i numerosi importanti lasciti culturali di Giovanni Nencioni, un posto di rilievo spetta anche ad alcune felici formule critiche, che non a caso sono state riprese spesso da studiosi di varia estrazione. Si pensi, per esempio, alle famose «agnizioni di lettura», cioè a quei riconoscimenti di rapporti di lingua e di stile fra autori diversi e spesso remoti, che possono riguardare particolari espressioni o strutture, e che, quando affiorano, producono nel fruitore una gratificante sollecitazione emotiva. Non meno efficace e fortunata si è rivelata la triade «parlato-parlato», «parlato-scritto» e «parlato-recitato», che ha segnato una tappa fondamentale della moderna riflessione sulla natura specifica del parlato, e al tempo stesso ha posto l'accento sulla dinamicità dei suoi rapporti con le dimensioni della scrittura letteraria, teatrale o d'altro tipo. (da Lasciti di un maestro, in Per Giovanni Nencioni, a cura di Gualberto Alvino, Pizzutini d'emergenza II, Roma, Fondazione Antonio Pizzuto, 2008, pp. 83-84)
Ha ragione Segre quando dice che è importante l'appropriatezza d'uso di registri diversi. Anche i registri bassi possono essere utilizzati in certi ambiti: per esempio, se nel corso di una lezione io dico "vi state abbioccando" invece che "addormentando", lo faccio perché proprio il cambio di registro può essere efficace. (da Corriere della sera, 14 gennaio 2010)
Il fatto che la nostra lingua degradi è spiegabile: si tratta di un patrimonio comune, ma il confronto con il passato ci dice che c'è stato un progresso rispetto a 30-40 anni fa, quando usavamo molto di più il dialetto, o rispetto al periodo postunitario, quando era circa il 10 per cento della popolazione a usare l'italiano; mentre ora che tutti lo parlano (fondandosi peraltro sul modello televisivo) qualche colpo all'eleganza è spiegabile. (da Corriere della sera, 14 gennaio 2010)