teologo e vescovo cattolico italiano Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
Pietro Paolo Vergerio (1498 – 1565), teologo e vescovo cattolico italiano.
Il Vergerio ritornato in Germania fece l'ambasciata del pontefice a Ferdinando, prima, e poi a qualonque de' protestanti che andava a trovar quel re per gli occorrenti negozii; e finalmente fece un viaggio per trattar anco con gli altri. Da nissuno d'essi ebbe altra risposta, salvo che averebbono consultato insieme nel convento che dovevano ridurre nel fine dell'anno, e di commun consenso deliberata la risposta. La proposizione del noncio conteneva che quell'era il tempo del concilio tanto desiderato, avendo il pontefice trattato con Cesare e con tutti i re per ridurlo seriamente, e non come altre volte, in apparenza; et acciò non si differisca più, aveva risoluto d'elegger per luogo Mantova, conforme a quello che già due anni era stato risoluto con l'imperatore. La qual città essendo di un feudatario imperiale e vicina ai confini di Cesare e de' Veneziani, potevano tenerla per sicura; senza che il pontefice e Cesare averebbono data ogni maggior cauzione. (Paolo Sarpi)
Ma il Vergerio nel principio dell'anno 1536 tornò al pontefice per riferire la sua legazione. Riportò in somma che i protestanti non erano per ricever alcun concilio, se non libero, in luogo opportuno, tra i confini dell'Imperio, fondandosi sopra la promessa di Cesare, e che di Lutero e degli altri suoi complici non vi era speranza alcuna, né si poteva pensar ad altro che opprimergli con la guerra. Ebbe il Vergerio per suo premio il vescovato di Capo d'Istria, sua patria, e dal pontefice fu mandato a Napoli per fare la medesima relazione all'imperatore, il qual, ottenuta la vittoria in Africa, era passato in quel regno per ordinare le cose di quello. Et udita la relazione del noncio, passò Cesare a Roma. (Paolo Sarpi)