Ho permesso a me stesso di partecipare alla persecuzione del peggior tipo contro persone solo perché sono Croati e non Serbi. Gente innocente è stata perseguitata, gente innocente è stata cacciata con la forza dalle proprie case e gente innocente è stata uccisa. Persino anche dopo avere saputo cosa era successo ho taciuto di ciò. Ancora peggio, ho continuato con il servizio e attraverso le mie attività di potere sono personalmente responsabile per i procedimenti inumani che hanno colpito persone innocenti. Il rincrescimento che sento a causa di ciò è un male con cui devo vivere per tutta la vita. Questi crimini e la mia partecipazione ad essi non possono essere giustificati. Rimango senza parole quando devo esprimere la profondità del mio pentimento per quello che ho commesso e per l'influenza dei miei errori sugli altri. Posso solo sperare che dicendo la verità, col riconoscimento delle colpe e l'espressione del mio pentimento io possa essere visto come esempio per coloro che in modo errato credono che tali atteggiamenti inumani possano mai essere giustificati.
Ho compreso che l'inimicizia e la divisione non ci serviranno mai per vivere meglio. Ho compreso che la nostra appartenenza allo stesso genere umano è più importante di qualsiasi differenza tra di noi.
Prego i miei fratelli Croati di perdonare i loro fratelli Serbi. Scongiuro il mio popolo serbo di lasciare il passato dietro di sé e di voltarsi verso il futuro dove il bene, la condivisione dei sentimenti e la giustizia, in qualche modo, alleggeriranno i risultati del male al quali anche io stesso ho partecipato.