[Sul fenomeno dei selfie] Penso sia piuttosto stupido. Una certa dose di vanità fa bene, ma ce n'è davvero troppa al momento. Ho visto profili Instagram di tante persone e credo sia davvero strano il solo fatto che ci si possa fare un selfie. L'intero fenomeno è strano per me.
Sono una nonnetta. Preferisco parlare con la gente piuttosto che fotografarla. Io comunico così.
Mi attirano gli attori che si cimentano in cose oscure. Lo dico sempre: più oscuro è, meglio è!
[In riferimento a Nymphomaniac, il film in cui ha recitato con Charlotte Gainsbourg] Charlotte è stata la miglior insegnante che potessi desiderare. La perfetta compagna di danze. Ciò che mi ha dato lei non è qualcosa che un'insegnante avrebbe potuto darmi.
[Sulla competizione con le colleghe che "sorveglia" su Twitter] Vedo ciò che fanno. Reagisco tipo: "Ah così lei fa questo. OK. Interessante. Questo round l'ha vinto lei. Va bene così." Ciò che fanno gli altri mi motiva, mi sprona.
Recitare è come fare i pugili. Puoi studiare la storia della boxe, chi ha combattuto prima di te, i grandi commentatori, ma non ti rendi conto di cosa voglia dire finché non vieni presa a pugni in faccia e capisci cosa devi fare.