gruppo musicale italiano Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
Marlene Kuntz, gruppo musicale italiano.
Catartica
Etichetta: Consorzio Produttori Indipendenti, 1994, prodotto da Marco Lega, Marlene Kuntz.
Lascia che ti vomiti un'onda di parole: Ma-Ma-Marlene è la migliore! (da M.K., n. 1)
Sei così cara e inutile, mia dolce creatura immobile. (da Festa mesta, n. 2)
Le luci del giorno gli danno quel non so che lo turba, gli manca quel buio che non si trova in fondo. (da Sonica n. 3)
Fragori della mente, rumori, dolore, lampi, tuoni e saette, schianti di latte, fragori e albori di guerre universali, scontri letali, sonica! (da Sonica, n. 3)
Odori dell'amore nella mente: dolente, tremante, ardente. Il cuore domanda cos'è che manca, perché si sente male -molto male- amando, amando, amandoti ancora. (da Nuotando nell'aria, n. 4)
Nel letto, aspetto ogni giorno un pezzo di te, un grammo di gioia del tuo sorriso. E non mi basta nuotare nell'aria per immaginarti: se tu sapessi che pena. Intanto, l'aria intorno è più nebbia che altro, l'aria è più nebbia che altro. (da Nuotando nell'aria, n. 4)
È certo un brividio, averti qui con me, in volo libero sugli anni andati ormai. E non è facile, dovresti credermi, sentirti qui con me, perché tu non ci sei. mi piacerebbe sai, sentirti piangere anche una lacrima, per pochi attimi. (da Nuotando nell'aria, n. 4)
Mi mancano le piogge di petali, il Dio-amore e tutto il resto davvero! (da Trasudamerica, n. 7)
Spesso vorrei la magia di quegli odori che ci univano al cielo. Oh non temo la nostalgia anche se sento di essere sempre più il solo. (da Trasudamerica, n. 7)
Noi stiamo per generare l'idea di vomitare sui vostri piatti migliori, e stiamo per eliminare chi non si sporca le mani e dentro al Cuneo muore. (da Fuoco su di te, n. 8)
Prenditi il diritto di sorprenderti. (da Merry X-Mas, n. 9)
Ho l'universo in fiamme che mi lacera, le gambe rollano e non c'è da ridere. Ho il cuore in gola ed è quasi Natale, ma con tutta quella gente resto qua. (da Merry X-Mas, n. °9)
Resto solo io con la gioia che mi do, resto solo e corre via quello che non ho. (da Gioia (che mi do), n. 10)
Scopo coi giorni a venire ma non vengo mai. Volo in un mare di stelle che sono i miei guai. (da Canzone di domani, n. 11)
Cercami di più e poi vedremo se in due c'è più tempo per ridere o per piangere. (da Canzone di domani, n.. 11)
Il Vile
Etichetta: Consorzio Suonatori Indipendenti, 1996, prodotto da Gianni Maroccolo.
Come stavamo ieri sarà così domani? Dimmi di sì. (da Come stavamo ieri, n. 5)
La terra è fradicia anche al sole oramai. (da Come stavamo ieri, n. 5)
Ma da una certa data la mia vita si è coricata senza fiato, e non si muove più. (da Overflash, n. 6)
È un cuore! Arrenditi.. o ribellati! (da Ape Regina, n. 7)
Nasconderò con miele colante il vuoto che avanza. (da Ape Regina, n. 7)
Contano i sapori che mi dai. (da Ti giro intorno, n. 9)
Io ti giro intorno e ingoio fremiti, io ti giro intorno senza limiti. (da Ti giro intorno, n. 9)
Vorrei colpire al cuore e conquistare il tuo stupore ma è così dura, credi, e sento che non lo so fare. (da Il Vile, n. 11)
Ho ucciso paranoia
Etichetta: Consorzio Suonatori Indipendenti, 1999, prodotto da Gianni Maroccolo.
E di fine odora già l'abitudine. (da L'abitudine, n. 2)
ma prenditi un mio battito e mischialo coi tuoi. (da Infinità, n. 4)
Io abbasso gli occhi e geme la pena che nascondo alla tua vista. (da Una canzone arresa, n. 5)
Solo agli sguardi è concesso di sperdersi nell'aria. (da Ineluttabile, n. 7)
Il buio è un peso, è un imbroglio e brucia come il fuoco. (da Ineluttabile, n. 7)
Come girano i colori ed i sapori nella vita vera? Qui per ora è nero come Angoscia e amaro come Fiele. (da Ineluttabile, n. 7)
La gioia è una bolla, tesoro, ci gonfia di ebbra ingenuità, poi scoppia e si perde dovunque nel tempo. (da Un sollievo, n. 11)
Che cosa vedi
Etichetta: Sonica Factory, 2000, prodotto da Marlene Kuntz, Gianni Maroccolo.
Il mio naso sulle tue palpebre (serrande alzate) che non sanno se chiudere la bottega in cui le fate hanno lo sguardo immoto sul dormire che non giunge. (da Serrande alzate, n. 2)
Dentro sono avvinto e c'è amore in groppi e batticuore: lo sentissi anche tu! (da Serrande alzate, n. 2)
Avrei voluto scrivere a te, per riportarti qui da me, e lusingarti e farti gala con occhiate trepide. (da Canzone di oggi, n. 3)
Un giorno o l'altro sai che cosa ti aspetta? La stessa meraviglia di un pugno in faccia venuto per necessità a dire la sua verità. [...] Un giorno o l'altro io prendo coraggio e ti abbraccio. (da L'abbraccio, n. 4)
Non c'è contatto di mucosa con mucosa, eppur mi infetto di te, che arrivi e porti desideri e capogiri, in versi appassionati e indirizzati a me. (da La canzone che scrivo per te, n. 5)
E fanno presto a farsi vivi i miei sospiri che alle pareti vanno a dire: "Ti vorrei qua". (da La canzone che scrivo per te, n. 5)
Questa è la canzone che scrivo per te, l'ho promessa ed eccola. Riesci a scorgerti? Sì che ci sei. Prima che ti conoscessi. (da La canzone che scrivo per te, n. 5)
E ho le tue mani da lasciarmi accarezzare il cuore, immune da difese che non servono. (da La canzone che scrivo per te, n. 5)
E quando la luna verrà sarà la stessa di allora? Quella che di noi farà di nuovo una cosa sola. E quando la luna verrà sarà la stessa di allora? Quella che dopo ci porterà alle carezze dell'aurora. (da E poi il buio, n. 12)
Devono aver diviso in due il mondo, e penso di essere dalla parte sbagliata. (da E poi il buio, n. 12)
Senza peso
Etichetta: Virgin Records, 2003, prodotto da Rob Hellis e Head.
Girami dentro dunque, non ti fermare, sono a regola d'arte, sono come mi vuoi. Ti giro dentro, che mi va di parlare della cosa speciale che succede fra noi. (da Ci siamo amati, n. 2)
E nell'estasi mi sono arreso alla tua irresistibile musicalità. (da Ci siamo amati, n. 2)
...Eri così bella nella tua complicità, l'anima gemella della mia felicità. Ero io così per te. Ma l'incantesimo la mia bacchetta l'ha spezzato poco a poco... (da Notte, n. 3)
Ma che tragitto curioso fa quel tram chiamato Sospiri e Guai! Dopo un Risveglio Gioioso, all'Inferno porta e non torna mai! (da A fior di pelle, n. 4)
Entro in quello che vedo, e la penso rivolta verso di me, per un istante. "Vedi lo stesso disegno?" le chiedo giocando a far l'altro e non me. (da Schiele, lei, me, n. 7)
Un giorno la tua voce mi chiamò per dirmi «Ti ricordi di Updike? L'ho preso ed è magnifico!» e mentre mi dicevi così pensavo che tu prima mai avevi telefonato a me. È l'ultimo ricordo che ho di te. So che non lo perderò. (da Ricordo, n. 8)
Prega, Laura, l'amore, sapendo che l'aurora non lo porterà, con tutte le sue prove, come ebbrezze nuove (tic tic tac dal cuore all'anima) (da Laura, n. 10)
Ti prego, taci. Volgi gli occhi fin là, e resta con me a guardare. Preferisco così, e non mi chiedere a cosa penso: è inutile. (da Fingendo la poesia, n. 12)
Guardo nel sole che fugge e mi porta via, guardo nel sole fingendo la poesia. (da Fingendo la poesia, n. 12)
Bianco Sporco
Etichetta: Virgin Records, 2005, prodotto da Marlene Kuntz.
Ti odio: tutto qua. Come i soldi e come la slealtà, come chi volta le spalle e se ne va. (da A chi succhia, n. 2)
Ohh, amami quanto vuoi: scintillerò di rime in fondo agli occhi tuoi. Ohh, tu vieni dentro ai miei: quel che troverai è quello che tu sei per me in ogni istante. (da Poeti, n. 5)
Se ho bisogno d'amore non vuol dire che amo l'idea di te. (da Poeti, n. 5)
Ci guardammo e ci ascoltammo: silenzi e parole a corredo del testo della seduzione, e il suono segreto delle brame a musicare la scena. (da La lira di Narciso, n. 9)
Poi finalmente un dì ti presi fra le mani, e le tue foglie si adagiarono sui miei palmi, ma il soffio della vita e il suo schiaffo ti fecero presto volare via. (da La lira di Narciso, n. 9)
Ed ora, qui, nessun profumo sa di te. (da La lira di Narciso, n. 9)
Uno
Etichetta: Virgin Records, 2007, prodotto da Marlene Kuntz, Gianni Maroccolo.
Sto perdendoti, e quando accadrà, il demonio del grande rammarico, il mio girovagare dovrà fuggire ovunque, inseguito dalla colpa. (da Canto, n. 1)
Canto il nulla che prenderai dalle folli mie pene, e non mi è di consolazione sapere che son figlie anch'esse di te. (da Canto, n. 1)
Stai guardandomi. Ti sento, lo sai? (da Canto, n. 1)
La tua presenza rassicurante e ipnotica, mi affascina e gioca col mio senno, e ne lascia ben poche briciole. (da Musa, n. 2)
Perché tu sai come farmi uscire da me, dalla gabbia dorata della mia lucidità. (da Musa, n. 2)
Sai come prenderti il bello di me, mettendo a riposo la mia irritabilità, non voglio sapere come riesci e perché: è una meraviglia, e finché dura ne godremo insieme. (da Musa, n. 2)
Voglio aver bisogno di te: come di acqua confortevole. Vuoi aver bisogno di me? troverai terreno fertile. (da Musa, n. 2)
Forse sarebbe più bello tacere in accordo coi nostri pensieri che solo ad esprimerli in verbi e parole non son più verità. (da Canzone ecologica, n. 4)
Ma so che sarebbe anche bello sceglierle bene per farle aderire con più precisione all'anima con la sua musica. (da Canzone ecologica, n. 4)
Quanto rumore e parole in libertà. Quanto timore di ammutolire in sé. (da Canzone ecologica, n. 4)
L'umano fracasso contamina il fiato dell'universo. (da Canzone ecologica, n. 4)
E sento solo te, nella vita che bisbiglia in superficie: ovunque intorno a me, scorre come acqua la tua nitidezza. (da Canzone sensuale, n. 9)
E anche se non sei qui, adoro stringerti, scioglierti i capelli, baciarti e sorridere. (da Canzone sensuale, n. 9)
"Siam tutti soli?" mi son chiesto poi, sentendo il peso della sconfitta, e una spirale malinconica mi ha dato in pasto all'inquietudine. (da Stato d'animo, n. 11)
E tu, mondo, come stai? In che direzione andrai? E anche tu, uomo, come stai, ingordo, coi tuoi guai? (da Stato d'animo, n. 11)
Se penso a quelle cose che morranno perché non potremmo più condividerle, muoio anch'io. (da Uno, n. 12)
C'è qualche cosa di sbagliato nell'amore, c'è che quando finisce porta un grande dolore. (da Uno, n. 12)
Ricoveri virtuali e sexy solitudini
Etichetta: Sony Music, 2010, prodotto da Howie B, Gianni Maroccolo e Marlene Kuntz
Quanta roba hai scaricato? Quanto poco hai ascoltato? E quanta merda andrai a gettare nel tuo ricovero virtuale? (da Ricovero virtuale, n. 1)
Ma mi fa schifo, sai? l'insensibilità. (da Ricovero virtuale, n. 1)
Si chiede come si potrà mai fare, per darsi vita e rintracciare le anime belle e salve che cantava De Andrè, perché rifiuta di accettare di essere l'unico anormale, ma come si può fare a rintracciare le anime che ti son simili. (da Paolo Anima Salva, n. 2)
Noi poeti sappiamo intenerire e mentire. (da Orizzonti, n. 3)
Cullami, col suono delle tue parole soavi, come un disco che generi emozioni inusuali. (da Oasi, n. 6)
Eppure ti inquieta andare a dormire, perché c'è un freddo che può fare male. (da L'artista, n. 8)
Fuori la brina semina gli aghi, e dentro te c'è desolazione, fra i roghi. (da L'artista, n. 8)
Eppure ti appresti a dimenticare quei turbamenti costretto a sognare. (da L'artista, n. 8)
Fra suoni e odori ci sono motivi, che ti ricordano che fai parte dei vivi. (da L'artista, n. 8)
Appari e niente più, e scappi dai perché con coca. (da L'idiota, n. 10)