La lingua del mio spirito continuerà a essere il tedesco, e precisamente perché sono ebreo. Ciò che resta di quella terra devastata in ogni possibile modo voglio custodirlo in me, in quanto ebreo. Anche il suo destino è il mio; io però porto ancora in me un'eredità universalmente umana. Voglio restituire alla loro lingua ciò che le devo.
La parola tedesca che mi piace tanto è "kugelschreiber" – "penna". Tante sillabe per dire "penna"... (The Informant!)
Quando passava dall'inglese al tedesco, era come se nella laringe gli fosse stata strizzata una corda. Nella sua voce compariva un'emozione improvvisa, un raschiare e gargarizzare che parevano il risvegliarsi di un'ambizione animalesca. Mi guardava a bocca spalancata e gesticolava, gracidava. Rischiò lo strangolamento. Dalla radice della sua lingua arrivavano suoni di rigurgito, aspri rumori intrisi di passione. Stava soltanto mostrandomi certe strutture basilari della pronuncia, ma la trasformazione avvenuta nel suo volto e nella sua voce mi fecero pensare che stesse compiendo una transizione tra due diversi livelli dell'essere. (Don DeLillo)