I genitori mandano nei conventi le figlie perché resistono ai matrimoni imposti, o per concentrare le ricchezze nel primogenito, oppure per fare nel loro interesse dei centri di potere. (Carafa)
Voi giudicate me per corruzione e crudeltà. Sono forse io più crudele e corrotta di voi? Ho avuto una relazione peccaminosa, sì, ho afferrato l'unica possibilità di affetto che avevo. E sono inoltre accusata di desiderare il potere; e che altro volete voi? Io fui costretta ad entrare in questo posto, e qui l'unica sicurezza è il potere! (Giulia)
Citazioni in ordine temporale.
Agnese: Sembra, madre Giulia, che siate contenta per la morte della badessa. Giulia: Il corpo, con la dipartita dell'anima, non ha più valore. Le nostre anime sono la vera ragione dell'esistenza. Agnese: La campana ha quasi un suono di festa. Giulia: Sarà il vento.
Carafa: Le istituzioni religiose sono diventate centri di potere, di sopraffazione! Stiamo dimenticando il messaggio cristiano. Arcivescovo: Se la Chiesa non mantenesse rigidamente il potere, sarebbe a sua volta sopraffatta. Carafa: Gesù e gli apostoli erano straccioni, eppure il loro potere è stato immenso, perché per la prima volta in un mondo feroce dissero di amare il prossimo, e perché diffusero la verità. Arcivescovo: La Chiesa si è organizzata per difendere quella verità. Credete a me, Carafa, se non fosse così noi due non saremmo qua. Carafa: Visto che ci siamo, non si tratta di ricondurre la Chiesa alle sue origini di povertà totale e inerme, ma di evitare le sporche speculazioni al suo riparo!
Più che alla sceneggiatura di libretto d'opera o alla recitazione tipo cappa e spada, il film si raccomanda per l'insolita dignità della confezione... (Tullio Kezich)