Bottini, gloria, bandiere e trombe. Cosa c'è dietro queste altisonanti parole? Morte e distruzione! (Cristina)
Ogni bugia acquista credibilità se la si racconta con forza. (Cristina)
Sono cresciuta nell'ombra di un grande uomo. Per tutta la mia vita sono stata un simbolo. Un simbolo è eterno, immobile, un'astrazione. L'essere umano è mortale e mutevole, con desideri e impulsi, speranze e dolori. Sono stanca di essere un simbolo. Voglio essere un essere umano. (Cristina)
Cancelliere: Non potete cambiare il mondo, Vostra Maestà Cristina: Perché no? Cancelliere, i filosofi lo cambiano, gli artisti lo cambiano, gli scienziati lo cambiano, perché non noi, che abbiamo il potere? La gente segue ciecamente i generali che li portano alla morte. Non seguiranno noi che vogliamo condurli là dove c'è la grazia e la libertà, la gioia e la bellezza?
Cristina: Non sono mai uscita dalla Svezia. Antonio: Quindi non sapete cosa sia la nostalgia. Non sapete cosa significhi quel senso di vuoto, il dolore per la lontananza. Cristina: Si può avere nostalgia per posti che non si sono mai visti.
Cristina: Evidentemente voi spagnoli fate troppo chiasso su una cosa così semplice ed elementare come l'amore. Noi svedesi siamo molto più diretti. Antonio: Ma questa è la civilizzazione. Tramutare ciò che è elementare in qualcosa di complesso. Il grande amore deve essere alimentato. Cristina: Il grande amore? Antonio: Non credete che sia possibile? Cristina: Credo che sia possibile, ma non credo che esista. Il grande amore, l'amore perfetto, è solo un'illusione. È quella fiaba dorata che noi tutti sogniamo. Ma nella vita reale non accade. Nella vita reale bisogna accontentarsi di meno.