Non è impossibile che molti cadano in mano a pochi e non c'è differenza per il Cielo tra il salvare per mezzo di molti e il salvare per mezzo di pochi; perché la vittoria in guerra non dipende dalla moltitudine delle forze, ma è dal Cielo che viene l'aiuto. Costoro vengono contro di noi pieni d'insolenza e di empietà per eliminare noi, le nostre mogli e i nostri figli e saccheggiarci; noi combattiamo per la nostra vita e le nostre leggi. Sarà lui a stritolarli davanti a noi. Voi dunque non temeteli.
Non temete il loro numero, né abbiate paura dei loro assalti; ricordate come i nostri padri furono salvati nel Mare Rosso, quando il faraone li inseguiva con l'esercito. Alziamo la nostra voce al Cielo, perché ci usi benevolenza e si ricordi dell'alleanza con i nostri padri e voglia sconfiggere questo schieramento davanti a noi oggi; si accorgeranno tutti i popoli che c'è uno che riscatta e salva Israele.
Non faremo mai una cosa simile: fuggire da loro! Se è giunta la nostra ora, moriamo da eroi per i nostri fratelli e non lasciamo ombra alla nostra gloria.
Egli accrebbe la gloria del suo popolo, | rivestì la corazza come gigante, | cinse l'armatura di guerra | e impegnò battaglia | difendendo il campo con la spada. | Nelle sue gesta fu simile a leone, | come leoncello ruggente sulla preda. | Inseguì gli empi braccandoli; | i perturbatori del popolo distrusse con il fuoco. | Gli empi sbigottirono per paura di lui | e tutti i malfattori furono confusi | e si avviò la salvezza per mano di lui. (Primo libro dei Maccabei)
Giònata e Simone raccolsero Giuda loro fratello e lo seppellirono nel sepolcro dei suoi padri in Modin. Tutto Israele lo pianse: furono in gran lutto e fecero lamenti per molti giorni, esclamando: "Come è caduto l'eroe che salvava Israele?". Il resto delle imprese di Giuda e delle sue battaglie, degli eroismi di cui diede prova e dei suoi titoli di gloria non è stato scritto, perché troppo grande era il loro numero. (Primo libro dei Maccabei)