anatomista e scienziato italiano Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
Giorgio Baglivi (1668 – 1702), anatomista e scienziato italiano.
E siccome la querela comune degli uomini si è che la podagra uccide di preferenza piuttosto i ricchi che i poveri, piuttosto i sapienti che i fatui. (Della pratica medica, libro II, capitolo VI; p. 248)
La podagra, malattia dolorosa delle articolazioni invade più che altro quei vecchi che dopo avere passato i migliori anni della vita nella mollezza e dilicatezza ed essersi dati all'ozio, alla crapula, alla venere, al vino e ad altri liquori spiritosi, aggravandosi l'età si tolgono dall'esercizio e menano una vita del tutto oziosa. Sebbene talora attacchi i giovani, e specialmente i gracili ed i macilenti, nulladimeno succede di rado, e principalmente per queste cause, vale a dire o per vizio ereditario o perché si dettero con troppa intemperanze o troppo presto ai piaceri della venere, o perché tralasciarono l'esercizio in loro in pria famigliare, furono edaci di troppo, bevvero in troppa quantità il vino ed i liquori spiritosi, quindi ad un tratto si dettero ai liquori refrigeranti ed umettanti; che offesero la funzione della prima cozione per troppo severi studii delle lettere, o per cure molto gravi dell'animo e per vessazioni. Coloro che vanno soggetti 'alla podagra hanno il cranio alquanto più grande, l'abito del corpo per lo più assai pieno, umido e lasso, la costituzione del corpo salace e robusta. Quando invade i vecchi non gli affligge tanto gravemente, quanto quelli della età media ed i giovani. I fanciulli, gli eunuchi e le donne, o mai o raramente vanno soggetti alla podagra. (Della pratica medica, libro II, capitolo VI; p. 248)
Il vino, la venere e l'ozio generano la podagra. Si risana poi col bevere acqua, latte e coll'esercizio. Nelle malattie delle articolazioni i fonticoli recano ad alcuni un massimo vantaggio. Vadano a letto presto principalmente nell'inverno quelli che vanno soggetti alla podagra; poiché le notturne vigilia ai disturbi dell'animo offendono le prime cozioni, e producono un uberrìmo fornite di affezione podagrosa. (Della pratica medica, libro II, capitolo VI; p. 257)