sassofonista argentino Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
Leandro "Gato" Barbieri (1932 – 2016), sassofonista e compositore argentino.
Fra gli sperimentatori, e gli eclettici, i bianchi costituiscono oggi, a metà degli anni Settanta, la maggioranza, e non pochi fra loro non sono neppure nordamericani. Non è un caso che due dei personaggi più notevoli affermatisi recentemente, il tenorsassofonista argentino Gato Barbieri e il pianista Keith Jarrett, di prossima discendenza europea, non soltanto sono bianchi, ma, pur avendo fatto il loro apprendistato fra i negri di New York, hanno attinto a musiche appartenenti a differenti aree culturali: Barbieri si è infatti ispirato al folklore musicale dell'America Latina (ma anche a Coltrane e a Pharoah Sanders, e da ultimo un poco al rock) e Jarrett a certa musica europea tardoromantica, che ha ingegnosamente fuso col gospel e col jazz più avanzato (e pure con i ritmi pop) in un tutto organico. (Arrigo Polillo)
L'ho conosciuto a Milano, nel 1963, ad un concerto di John Coltrane. Allora Gato seguiva l'ombra di Coltrane anche fisicamente. Mi ricordo che quella sera Gato regalò a Coltrane, ed io ero presente, una custodia per sassofono tutta di raso con le iniziali del nome di Coltrane ricamate... Coltrane gradì molto il regalo. (Giorgio Gaslini)
Quando sono andato negli Stati Uniti, nel 1975 e nel 1977, non c'era posto che non trasmettesse musica di Gato Barbieri... ovunque, dalla metropolitana al self-service. Gato aveva trovato questa formula, che inizialmente era molto politica, poi a metà strada tra il costume e il colore, e oggi, diventata business, è del tutto scaduta... fa addirittura i dischi da ballo, ma anche brutti, eh! Io penso che la musica di Barbieri sia così trasmessa negli Stati Uniti perché c'è il jazz, almeno nella pronuncia, e c'è l'elemento latino-americano. In questo modo il sistema accontenta delle minoranze, che poi sono delle maggioranze, cioè gli acquirenti di dischi. Per di più, il colore latino-americano piace a tutti indistintamente perché non ha una matrice razziale e neanche politica. È folklore, è la vacanza dell'americano medio a cui sta bene ascoltare in viaggio la cassettina di Barbieri. Però se Gato è un po' più politico, allo stesso americano medio non sta più bene... Non è più vacanze, ma Che Guevara. Infatti, i suoi brani più autentici, come quelli del primo periodo, negli Stati Uniti non li ho mai sentiti. (Giorgio Gaslini)