Dennis Andrew Nilsen (1945 – 2018), assassino seriale britannico.
Intervista di Paul Britton, La Stampa, 28 gennaio 1993
- Dovevo evitare che con l'estate si spargesse il tanfo attorno a casa mia, che avrebbe destato il sospetto dei vicini e della polizia.
- Prima di tagliare i cadaveri, mi ero dovuto ubriacare per farcela. Ma ogni tanto dovevo andare lo stesso a vomitare in giardino.
- Il momento più eccitante era quando sollevavo il cadavere. Lo trasportavo e gli parlavo, fra noi si stabiliva uno strano rapporto. Controllarne le membra ciondolanti e passive rappresentava il colmo del mio potere. E tanto più quel corpo era passivo, tanto più io mi sentivo potente. Ora quei cadaveri sono scomparsi, tutto è finito. Ma io continuo a sentirmi in comunione spirituale con quella gente.
- Ho parlato con alcune persone che lo avevano conosciuto personalmente ed una delle descrizioni più frequenti sembrava essere che in realtà fosse un tipo piuttosto noioso, e anche quando qualcuno lo trovava simpatico, non c'era in lui niente di straordinario, a quanto pare. Quindi il tentativo di trovare qualcosa in un essere umano che andava a lavoro tranquillo mentre in casa aveva corpi in decomposizione sotto le assi del pavimento, è stata la sfida più significativa. (David Tennant)