Buona giornata, film italiano a episodi del 2012, regia di Carlo Vanzina.
È l'alba. In Italia sta per iniziare una nuova giornata. Quante cose accadranno da qui a domani. Le più importanti le leggeremo sui giornali, le più piccole invece passeranno inosservate. Per esempio, la giornata del principe Ascanio Cavallini. Un nobile squattrinato la cui attività principale è non fare niente dalla mattina alla sera. (Voce Narrante)
Intanto a Milano sta per iniziare la sua giornata Rosaria Micciché. Un'efficiente manager che programma la vita come un computer. (Voce Narrante)
Perfetto, 6:50. Così con tutta calma bevo il mio caffé d'orzo, prendo i miei semi di ginseng e salgo sul frecciarossa delle sette. Tanto il biglietto ce l'ho sul BlackBerry. (Rosaria)
Chi è sto matto? Sono il principe Ascanio Cavallini Gaetani, assistente al soglio pontificio, c'ho due papi come antenati e sono il padrone di casa. Piuttosto mi domando, ma chi cazzo siete voi? (Ascanio)
Ma Anche in Puglia c'è chi sta per vivere una giornata piena di guai. Romeo Telleschi. Un milanese che ha messo su famiglia al sud. (Voce Narrante)
In questa bella villa si è appena svegliato Alberto Dominici. Poveraccio. Ancora non sa cosa sta per capitargli. (Voce Narrante)
A Napoli sta iniziando la giornata dei coniugi Pinardi. Una coppia perbene, borghese. Ma che sta per scoppiare. E sentirete che botto. (Voce Narrante)
In Quest'albergo abita un marpione della politica. E oggi per lui sarà una giornata campale. (Voce Narrante)
Gli italiani sono un popolo di santi. Poeti. Ma soprattutto, di tifosi. Come Cecco, che ha giurato amore eterno alla Fiorentina. E oggi si è preso una giornata libera per seguirla in trasferta. (Voce Narrante)
Ma ti pare possibile che a uno che è nato a Carate Brianza deve prendere un coccolone a Tor Pagnotta con una mignotta! (Leonardo)
E vedi un po' che pago pure le tasse!? Che faccio? Lavoro, sgobbo, sudo, penso. E se magnano tutto loro? Ma de che, con me non passano. (Alberto)
E io non finisco a Poggioreale! Perché se io finisco a Poggioreale, qui viene fuori la voragine di tutto lo stivale! (Leonardo)
Io devo andare a lavorare, dobbiamo portare a casa i soldi, perché qui tra palati in plutonio e viaggi a indervishi, non si arriva alla fine del mese! (Romeo)
Ao, a Contador! Ma che te sei preso, l'Epo? Te faccio fa l'antidoping! (Alberto)
Ah, è lei la produzione? Pensi che una da giovanotto, a un cocktail ho conosciuto il produttore Sam Spiegel. Lino bianco, scarpe scamosciate, e in testa una meravigliosa paglia di Firenze. Un gran signore. Invece lei è n'gran burino! Ma come si permette di svegliare un principe che dorme? (Ascanio)
No, fatemi capire! Sei mesi fa allo stadio Bentegodi, mentre la Fiorentina vinceva, e io gioivo, tu in camera d'albergo facevi la maiala e gioivi con il veronese?! (Cecco)
Guarda Zonin, che le cose sono chiare. Se affondiamo affondiamo tutti quanti, e io parlo. Parlo. Che dico? L'attichetto in via Brunett, capit'i cuncett? (Lo Bianco)
Alberto: Quando mi vengono?. Catucci: Boh! Fra un anno, un mese, oggi. Alberto: Oggi!? Settimio: A dotto, quelli vengono quando vogliono! Mica avvertono, vengono e basta! Alberto: T'ho interrogato io? E allora statti zitto! Catuccio, se vengono oggi mi rovinano! C'ho tutti i beni al sole. Catucci: E allora si sbrighi a infrattarli. Alberto: E non me sbrigo, me sbrigo sì! Andiamo, move ste gambette!
Tassista: C'ha terruna, tira fora la grana, su. Rosaria: Terrona a me, che sono volontaria delle ronde di quartiere e faccio le vacanze solo a Ponte di Legno!? Ma figuras
Poliziotto: Allora, cerchiamo di venirci incontro. Lei viene da Milano, giusto? Rosaria: Sì Poliziotto: E Da dove ci è arrivata? Rosaria: Da Lampedusa. Poliziotto: Da Lamp... edusa... Può attendere un attimo?
Sg.ra Dominici: Però almeno il televisore me lo potevi lascià. Su questo si vede solo Rai Tre. Poliziotto: E che ti lasciavo? Il megaschermo 52 pollici HD? Così Montalbano te lo vedevi a Rebibbia. Piuttosto, ho una fame. Che se magnamo? Sg.ra Dominici: Eh, che se magnamo? M'hai fatto buttà tutto. Ce so rimaste solo du' ova e na scatoletta de tonno. Alberto: Solo!? Sg.ra Dominici: Nu le voi pagà le tasse? E mo t'attacchi al tram! Merlo: Ahah! Attaccati al tram! Brutto ciccione sola! Alberto: Ah Ghandi, e te te la rischi, eh? Guarda che se n'a pianti me te faccio alla diavola io.
Settimio: Certo che se je fanno er redditometro a lei sò dolori, eh? Alberto: Io a te te rimando a Cocullo, in Abruzzo. A pascolà e pecore tra e rocce. N'mezzo ae vipere. M'hai capito? Non ti permettere mai più.
Alberto: Allora. Qui me pare che abbiamo levato tutto. A casa ce sta a pensà mia moglie. Pure se vengono, ma che me ponno trovà? Settimio: La prova principe! Alberto: E che è? Settimio: Eh, che è. Magari io non mi guarderò i telefilm americani, ma Lei non legge i gironali. La prova principe è quella che ha inchiodato Flavio Briatore. La barca. Alberto: Oh, la Bamboleira!
Alberto: [dopo aver trovato la famiglia del capitano della nave a fare festa a bordo] E voi che ci fate qui!? Capitano: Dottor Dominici, scusate. È che oggi era il compleanno di mia suocera, ci siamo riuniti in famiglia. Alberto: E me li hai portati tutti qua!? Da Formia!? Capitano: Un Capitano non abbandona mai la nave. Se volete favorire. Alberto: No... Il mio cavi decali!? Settimio: Duecento euro a bottiglia, dotto'. Alberto: E nu' me dì che quella è l'astice che m'ero tenuto da parte in freezer. Settimio: Quattrocento euro de pesce. Capitano: Dotto', ormai la stagione era finita. Quella andava a male. Alberto: A te te manderebbe a male! Hai capito? Io pensavo che stava qua a fare i lavoretti de rimessaggio. Invece me stava a svotà 'a cambusa. Settimio: Dottò, deve spicciarsi, deve venire al sodo, quelli vengono. Alberto: Vengono? [al capitano] Stamme a sentì, tu adesso piji tutta la sacra famiglia, e a tutta manetta punti dritto verso Montecarlo, e ivi di inguatti in attesa di nuovi ordini. Per qualsiasi cosa, telefoni a mio figlio che sta là. Capitano: V'hanno pizzicato quelli della Finanza? Alberto: 'Un commentà, cammina.
Alberto[alla famiglia]: Senores, fuori dall'Arca di Noè! Avanti, su! La festa è finita! Suocera: Ma come, non è neppure cominciata. Alberto: 'A conosci 'a canzone d'a Vanoni, eh? Gli amici se ne vanno!
Alberto: Due parole! Co... Settimio: ...cullo.
Alberto[dopo aver lasciato il fuoristrada a Settimio perché lo nasconda]: Non c'andà a mignotte, eh? Settimio: Ma per carità! Io con quelle mica ci vado! Ma che scherziamo? Alberto[tra sé]: Fosse frocio sto Settimio. Tutto il giorno in montagna a suonà er ciufoletto, con l'altro pastorello. Mah. Settimio: Lo chieda alla sua segretaria se sò frocio. Alberto: Ma pure questa hai sentito!? Eh, ma allora sei diabolico! Che c'hai al posto delle 'recchie, du parabbole!? Pigli pure Al Jazeera?
Lo Bianco[scoprendo che un suo collega di partito è morto a casa di un transessuale facendo sesso]: Ma quale coccolone, questo è freddo come il marmone, è morto! Bernarda: Mi diceva sto venendo! Sto venendo! Lo Bianco: E invece se ne stava andando. Povero disgraziato. Ma come mai Alfonso sta qua? Bernarda: Era un mio cliente. Lo Bianco: Occasionale? Bernarda: No, da tre legislature.
Lo Bianco: Alfonso, Alfonso mio, che m'hai combinato? Adesso non c'ho più voti al senato, e finisco incarcerato e ammanettato! Bernarda: No, la polizia no! Non chiamare la polizia! Che se viene fuori lo scandalo mi danno foglio di via e mi rispediscono alla favelas di Villareal! Lo Bianco: A me mi mandano a Poggioreal, che è peggio!
Lo Bianco: Dammi una mano! Bernarda: Ma se te gusta anche la boca. Lo Bianco: Che schifo. Dammi una mano a vestirlo!