psicoterapeuta, medico e psichiatra statunitense Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
Alexander Lowen (1910 – 2008), psichiatra e psicoterapeuta statunitense.
Freud pensava che solo con la rimozione del complesso si poteva evitare il fato di Edipo. Ma, come abbiamo visto, questo non funziona. I conflitti edipici non si risolvono con la rimozione. Sono soltanto sepolti nell'inconscio, dove incombono come un fato per controllare il comportamento. [...] Il complesso di Edipo scompare come fenomeno cosciente tramite la rimozione, ma diventa attivo nell'inconscio. Di conseguenza una persona sposerà qualcuno che, superficialmente, è l'opposto del proprio genitore, ma sarà costretta dal complesso a trattare il coniuge come il genitore. Un'altra conseguenza è la dimostrazione superficiale di amor filiale e di rispetto verso il genitore dello stesso sesso, pur provando una grande ostilità dietro le apparenze. Di fatto, come spiegherò in seguito, ogni uomo sposa sua madre e ogni donna sposa suo padre. E pur non uccidendo davvero il genitore come fece Edipo, noi lo facciamo sul piano psicologico, tramite l'odio che abbiamo nel cuore. Io sostengo che rimuovendo il complesso di Edipo si condividerà il suo fato a livello psicologico. (da Paura di vivere, pp. 32-33)
Il sesso induce le persone a unirsi. Si potrebbe dire che si tratta di un unione fisica, non spirituale, ma non è vero. Il lato spirituale della vita può essere separato da quello fisico solo a rischio di distruggere l'unità e l'integrità dell'individuo. L'atto fisico del sesso comprende l'esperienza spirituale dell'identificazione con il partner e della sua coscienza. (p. 28)
Il cunnilingio ha una duplice funzione. La lingua fa da organo sessuale che serve a soddisfare la partner, mentre la bocca fa da organo di suzione per sopperire al bisogno di soddisfazione orale. (p. 101)
Il cunnilingio rappresenta l'atteggiamento sessuale di un uomo che non osa possedere la donna. (p. 284)
In età molto tenera i bambini sono indifesi e completamente dipendenti; li si può controllare facilmente esprimendo disapprovazione oppure facendo ricorso alla forza fisica e alle punizioni. Nei confronti dei bambini più grandi si può raggiungere lo stesso scopo con la seduzione. Al bambino viene promesso un trattamento speciale, una maggiore intimità, se si adeguerà ai desideri dei genitori. [...] Il bambino che viene portato a sentirsi speciale diventa il centro della lotta dei genitori per il potere e la sua posizione diventa particolarmente critica nel periodo edipico. Se è maschio entra in competizione con il padre, perché la madre lo induce a sentirsi superiore a lui. L'interesse speciale che il padre riversa sulla ragazza fa sì che questa divenga la rivale della madre. Il bambino è intrappolato in una situazione disperata. C'è sempre, da un lato, il pericolo dell'ostilità del genitore dello stesso sesso e dall'altra, se c'è stata una risposta sessuale alla seduzione, la paura dell'incesto o di un rifiuto umiliante. In quasi tutti i casi, il genitore che seduce è anche un genitore che rifiuta. A quell'età la paura dell'incesto è paura fisica dell'organo genitale adulto, che appare potente. Purtroppo per il bambino non c'è via d'uscita da questo genere di situazione edipica se non quella di sopprimere i sentimenti sessuali. Il bambino non soffoca la genitalità ma la sessualità – e cioè le sensazioni di languore nell'area della pelvi, che sono la base dell'amore sessuale. Ma la soppressione dei sentimenti equivale a una castrazione psicologica e lascia orgasticamente impotenti. Sono fermamente convinto che, al livello più profondo, questa impotenza sia alla base della lotta per il potere.
Vedevo che quando Steven, da bambino, recitava il ruolo di principe azzurro, sua madre gli sorrideva. La madre, naturalmente, era compiaciuta ed eccitata, lui era il suo principe azzurro. Il padre invece sembrava imbarazzato dal comportamento del bambino e andava in collera con lui. Io vedevo chiaramente che il padre di Steven risentiva del rapporto speciale che c'era tra il ragazzo e la madre. Una situazione di questo tipo si sviluppa quando il rapporto fra i genitori è insoddisfacente. Sentendo la mancanza di qualcosa che il marito non le può dare, la madre si rivolge al figlio per avere soddisfazione. Supporrei che questo qualcosa sia l'emozione dell'amore romantico, ovvero la promessa che il principe azzurro fa, anche se non può rispettarla. Ma qual è l'incentivo che la madre dà al figlio perché reciti per lei questo ruolo? L'incentivo è l'offerta di un rapporto speciale con la madre, che porta una promessa di vicinanza e intimità.
Freud postulò che la minaccia di castrazione abbia come risultato una soluzione positiva del complesso di Edipo. Non sono d'accordo. A mio parere, il conflitto si risolve temporaneamente a spese della sessualità del bambino. (nota )