Śūraṃgama sūtra, sūtra appartenente alla tradizione del Buddhismo Mahāyāna.
- Così se una persona (uccide una pecora per) mangiarne la carne, questa rinascerà come essere umano e l'uomo, dopo la morte, rinascerà come pecora (per ripagare il debito). Così gli esseri viventi delle dieci condizioni di nascita si divorano l'un l'altro generando un interminabile cattivo karma. (Buddha: II, 77; p. 153)
- Come potete dunque, dopo il mio nirvāṇa, mangiare carne di esseri viventi e pretendere di essere miei discepoli? Dovete sapere che coloro che mangiano carne, per quanto le loro menti possano aprirsi e realizzare una parvenza di samādhi, non sono altro che grandi rākṣasa che, dopo questa vita, sprofondano nuovamente nell'amaro oceano del saṃsāra e non possono essere miei discepoli. Essi si uccideranno e divoreranno a vicenda incessantemente; come potranno dunque sfuggire ai tre mondi dell'esistenza?
Dovrai perciò insegnare agli uomini mondani che si esercitano nel samādhi a non uccidere. Questo è chiamato il profondo insegnamento del Buddha sul secondo atto determinante. Perciò, Ānanda, se non si smette di uccidere, l'esercizio del dhyāna-samādhi è come gridare tappandosi le orecchie nella speranza che la gente non oda le grida, oppure come cercare di nascondere qualcosa che è già sotto gli occhi di tutti. (Buddha: V, 133; pp. 244-245)
- Come possono dunque coloro che esercitano la grande compassione nutrirsi della carne e del sangue degli esseri viventi? Se i bhikṣu si asterranno dall'indossare abiti di seta, sandali di cuoio e pellicce, e dal consumare latte, panna e burro, saranno veramente liberati da ciò che è mondano; dopo aver pagato i loro antichi debiti, non rinasceranno più nei tre regni dell'esistenza. (Buddha: V, 133; p. 245)
- Affermo che se una persona riesce a (controllare) corpo e mente, e grazie a questo ad astenersi dal mangiare carne animale e dall'indossare abiti derivati dagli animali, sarà sicuramente liberato. Questo mio insegnamento è quello del Buddha, mentre tutti gli altri provengono dai demoni malvagi. (Buddha: V, 133; p. 245)
- Devi sapere che le civette, dopo aver pagato i loro antichi debiti, rinascono come persone ostinate nel regno degli esseri umani. [...] Le volpi, dopo aver pagato i loro antichi debiti, rinascono come persone volgari. [...] I vermi solitari, dopo aver pagato i loro antichi debiti, rinascono come persone spregevoli. (Buddha: VII, 165; pp. 297-298)
- Śūraṅgama sūtra, tradotto in cinese dal Maestro Paramiti (705), tradotto in inglese da Charles Luk (1966), tradotto in italiano da Giancarlo Ferrero, Editrice Pisani, Isola del Liri, 2004. ISBN 88-87122-64-4