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poeta ungherese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Zoltán Zelk[1] (Érmihályfalva, 18 dicembre 1906 – Budapest, 23 aprile 1981) è stato un poeta ungherese.
Zelk Zoltán, poeta e scrittore ungherese vide la luce il 18 dicembre 1906 a Érmihályfalva (ora Valea lui Mihai), nell'Est dell'Ungheria (la città ora fa parte della Romania). Apparteneva ad una povera famiglia ebraica. Suo padre era cantore. Frequentò le scuole elementari e le prime classi ginnasiali a Miskolc. Poi lavorò come apprendista. Nei 1921 si trasferì a Budapest. Pubblicò le sue prime poesie nel 1925 nella rivista d'avanguardia 365. Negli anni seguenti continuò a scrivere poesie e a fare lavori saltuari. Nel 1927 fu arrestato. Gli si vietò il soggiorno in Ungheria e venne esiliato in Transilvania. Rientrò clandestinamente un anno dopo e visse sotto falso nome. Le principali riviste pubblicarono però le sue poesie con il suo vero nome.
Nel 1956 fece parte dell'opposizione intellettuale e fu membro dell’Alleanza degli Scrittori Ungheresi. Dopo la rivoluzione fu processato e condannato a tre anni di carcere. Fu liberato per amnistia nel 1958.
Nella sua vita ricevette parecchi premi letterari tra cui il Premio Kossuth (1949, 1954) e Premio József Attila (1951, 1974). Prese parte come attore ad alcuni film e il suo nome appare nelle sceneggiature di alcune trasposizioni per piccolo e grande schermo di sue opere e poesie.
Morì a Budapest, il 23 aprile 1981.
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