scrittore italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Vittorio Locchi (Figline Valdarno, 8 marzo 1889 – Capo Matapan, 15 febbraio 1917) è stato uno scrittore e militare italiano.
Impiegato nell'amministrazione comunale di Venezia, fu acceso interventista. Partecipò alla prima guerra mondiale sul fronte dell'Isonzo; imbarcato sul piroscafo Minas diretto in Macedonia, morì nell'affondamento da parte di un sommergibile nemico al largo di Capo Matapan.
È autore di raccolte di versi che riecheggiano i poeti popolari toscani del '300 e del '400, da Cecco Angiolieri al Burchiello, ma fu celebre grazie al poemetto La sagra di santa Gorizia, il quale, in lasse di versi sciolti e con tono epico-misticheggiante, rievoca la conquista della città da parte delle truppe italiane (9 agosto 1916). Curò anche un'edizione di Strambotti e ballate di L. Giustinian.
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