Vatnsfjörður (Ísafjarðardjúp)
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Il Vatnsfjörður (in lingua islandese: Fiordo del lago) è un piccolo fiordo laterale che si dirama nella sponda meridionale dell'ampio Ísafjarðardjúp, nella regione dei Vestfirðir, i fiordi occidentali dell'Islanda.
Vatnsfjörður (Ísafjarðardjúp) | |
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La chiesetta del Vatnsfjörður | |
Parte di | Ísafjarðardjúp |
Stato | Islanda |
Regione | Vestfirðir |
Coordinate | 65°56′51.72″N 22°29′07.91″W |
Dimensioni | |
Lunghezza | 1,5 km |
Larghezza | 1 km |
Abitato sin dal X secolo, è stato un importante centro di potere nell'Islanda.
Il Vatnsfjörður è una delle numerose diramazioni del grande fiordo Ísafjarðardjúp ed è compreso nel territorio del comune rurale di Súðavík; è largo solo 1 km e si estende per 1,5 km nell'entroterra. È situato tra il Mjóifjörður a ovest e Reykjarfjörður e Ísafjörður a est.
Nel fiordo è presente una fattoria ancora in attività che ha lo stesso nome Vatnsfjörður; vi si trova inoltre un'antica chiesetta, una delle più antiche chiese di cemento in Islanda. Ci sono inoltre le rovine di tre fattorie abbandonate, Miðhús, Sveinhús e Bosses.
Il lago che entra nel fiordo e gli dà il nome si chiama Sveinshúsavatn.
La denominazione "Vatnsfjörður", che significa fiordo del lago è abbastanza comune nella lingua islandese. Oltre a questo fiordo viene usata anche per identificare il Vatnsfjörður (Breiðafjörður), un fiordo sulla costa settentrionale del Breiðafjörður.
Secondo il Landnámabók, Snæbjörn Eyvindarson diede il nome al luogo quando vi si installò, forse in riferimento a un piccolo lago (vatn) che comunica con il fiordo. Il clan Vatnsfirðingar che dominava nell'area, era uno dei più potenti durante l'Epoca degli Sturlungar nel secolo XIII.
La ricerca archeologica nel Vatnsfjörður si svolge in due siti, i resti del XIX-XX secolo sulla collina della città vecchia e i resti del X secolo a nord del villaggio.[1]
Scopo dello studio è esaminare lo situazione economica e sociale dell'insediamento dall'età vichinga fino al XX secolo, ma si ritiene generalmente che il periodo di massimo splendore del Vatnsfjörður sia stato dall'insediamento fino al XVI secolo.
La ricerca è iniziata nel Vatnsfjörður nel 2003, quando sono stati scavati fossati esplorativi che hanno dimostrato che i resti archeologici nell'area erano ben conservati. I monumenti del X secolo trovati a nord del prato, una capanna con un lungo focolare al centro, furono i primi resti studiati, ma nell'area circostante sono stati scavati sette edifici, un laboratorio e un ricovero per gli animali. Gli scavi finora hanno investigato solo 15-20 cm dei muri del X secolo. Durante lo studio sono stati trovati molti artefatti: pepite d'oro, aghi d'osso e fibbie per cinture.
Le indagini sulla collina hanno mostrato che l'insediamento era originariamente spostato a sud verso il campo formato da terrazze naturali. I campioni sono stati prelevati dagli strati più bassi degli insediamenti umani nel tumulo della città, profondo circa 1,4 metri, e hanno fornito una stima dell'età intorno all'anno 1000, il che indica che c'è stato un insediamento continuo nel Vatnsfjörður per più di mille anni.
La strada S61 Djúpvegur[2] passa tra il fiordo e il lago Sveinshúsavatn.
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