università canadese di Edmonton (Alberta) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'Università dell'Alberta (nota anche come "UAlberta" o "U of A") è un'università pubblica di ricerca con sede a Edmonton, Alberta, Canada, fondata nel 1908 da Alexander Cameron Rutherford,[1] il primo premier dell'Alberta, e Henry Marshall Tory,[2] il suo primo presidente. L'università è considerata una "Comprehensive academic and research university" (CARU), il che significa che offre una gamma di programmi accademici e professionali, che generalmente portano a riconoscimento di livello graduate e postgraduate e hanno un forte focus sulla ricerca.[3]
L'università comprende quattro campus a Edmonton, l'Augustana Campus a Camrose e un centro per il personale nel centro di Calgary. Il campus nord originale è costituito da 150 edifici che coprono 50 isolati sulla riva sud della valle del fiume North Saskatchewan, direttamente di fronte al centro di Edmonton. 39 000 studenti dal Canada e 150 altri paesi partecipano a 400 programmi in 18 facoltà.
L'Università dell'Alberta è un importante motore economico dello stato. L'impatto dell'università sull'economia dell'Alberta è stimato a 12,3 miliardi di dollari all'anno, ovvero il cinque per cento del prodotto interno lordo della provincia.[4] L'Università dell'Alberta è anche un'istituzione leader per gli studi sull'Ucraina ed è sede del Canadian Institute of Ukrainian Studies.[5]
L'Università di Alberta ha avuto più di 275.000 alunni, tra cui il governatore generale Roland Michener, il primo ministro Joe Clark, il Presidente della Corte Suprema del Canada Beverley McLachlin e i premier del governo dell'Alberta Peter Lougheed, Dave Hancock, Jim Prentice e Rachel Notley; inoltre il sindaco di Edmonton Don Iveson e il premio Nobel Richard E. Taylor.
L'universita ospita l'Istituto canadese di studi ucraini (CIUS) co-fondato da Peter Savaryn, veterano della divisione Galizia delle Waffen-SS naziste, che è stato anche cancelliere dell'Università di Alberta dal 1982 al 1986. Il CIUS ha istituito numerosi fondi in onore di veterani delle Waffen-SS, tra cui Jaroslav Hun'ka, Volodymyr Kubijovyc, Roman Kolisnyk, Levko Babij ed Edward Brodack.
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