Unione Val d'Enza
Unione italiana di comuni Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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L'Unione Val d'Enza è un'unione di comuni nata il 1º ottobre 2008 dalla decisione di sette comuni italiani della Provincia di Reggio Emilia assorbendo la già costituita Associazione Val d'Enza. Con l'ingresso di Canossa i comuni aderenti sono divenuti otto nel 2014.
Unione Val d'Enza unione di comuni | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Provincia | Reggio Emilia |
Amministrazione | |
Capoluogo | Montecchio Emilia[1] |
Presidente | Luca Ronzoni (centrosinistra) |
Data di istituzione | 1º ottobre 2008 |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 44°40′N 10°28′E |
Altitudine | 99[2] m s.l.m. |
Superficie | 240 km² |
Abitanti | 62 906[3] (1-1-2022) |
Densità | 262,11 ab./km² |
Comuni | Bibbiano, Campegine, Canossa, Cavriago, Gattatico, Montecchio Emilia, San Polo d'Enza, Sant'Ilario d'Enza |
Altre informazioni | |
Prefisso | 0522 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Fanno parte dell'Unione i comuni di Bibbiano, Campegine, Canossa, Cavriago, Gattatico, Montecchio Emilia, San Polo d'Enza e Sant'Ilario d'Enza.
L'Unione ha una estensione di circa 240 km² ed una popolazione di 62 906 abitanti (anno 2022).
Ha sede amministrativa a Barco, nel comune di Bibbiano, tuttavia la sede legale è a Montecchio Emilia comune capodistretto, sede dell'ospedale distrettuale e del polo scolastico di istruzione superiore.
Confina a nord con l'Unione Bassa Reggiana; a sud con l'Unione Appennino Reggiano; a ovest con l'Unione Bassa Est Parmense (PR), la città di Parma, l'Unione Pedemontana Parmense (PR) e l'Unione Montana Appennino Parma Est (PR); a est con l'Unione Terra di Mezzo, la città di Reggio Emilia e l'Unione Colline Matildiche.
L'Ente nasce per l'integrazione tra i comuni di funzioni quali servizi sociali, gestione del personale, polizia locale, gare e appalti per la fornitura di beni e servizi, gestione dei sistemi informatici, coordinamento dei servizi scolastici ed educativi. È inoltre uno strumento di raccordo tra le Amministrazioni per gli obiettivi comuni in materia di tutela dell'ambiente, promozione culturale e turistica.
Estendendosi da nord a sud lungo la Valle dell'Enza, attraversa paesaggi molto differenziati, da quello tipicamente appenninico e collinare nella zona sud, a quelli tipici della Pianura padana nella zona nord. Alla spiccata varietà dei paesaggi corrisponde anche una varietà di opportunità e di bisogni, nonché di esigenze molto differenziate da Comune a Comune. Convivono infatti nel distretto Comuni estesi e meno popolosi, con prevalente vocazione agricola o turistica, con Comuni meno estesi e più urbanizzati, più vicini al capoluogo, a vocazione più produttiva.
Il territorio si colloca al confine tra le due province di Parma e di Reggio Emilia, con equidistanza di alcuni centri del Distretto fra le due città.
È possibile percorrere l'intero territorio a piedi o in bicicletta attraverso il sentiero Cai 672, denominato Sentiero della libertà perché attraversa luoghi importanti della storia della Liberazione.
La Val d'Enza trova le sue radici storiche più caratterizzanti negli eventi medievali collegati alle vicende canossane e nella recente storia della Resistenza. Il territorio è ricchissimo di manufatti di valore storico, con alcuni siti di interesse nazionale ed internazionale. Si segnalano in particolare:
Sono diffuse le biblioteche, le sale espositive, i centri culturali. Sono anche presenti due sale cinematografiche e teatrali. Numerosi e interessanti gli edifici di carattere religioso, sovente risalenti ad epoca matildica e oggetto di ristrutturazioni nel XVII e nel XVIII secolo.
All'interno del variegato paesaggio della Val d'Enza, seguendo il corso del torrente, si trovano cinque aree naturali e seminaturali tutelate dall'Unione Europea e inserite nella Rete Natura 2000.
Il prodotto tipico per eccellenza è il Parmigiano reggiano, che secondo alcune fonti sarebbe nato proprio nel territorio di Bibbiano, Comune della Val d'Enza.
Tra i vini locali si segnalano il Lambrusco e la Spergola. Numerose le acetaie per la produzione dell'Aceto Balsamico Tradizionale.
Tra i piatti tipici si trovano i tortelli verdi e i tortelli di zucca; i cappelletti; il gnocco fritto; l'erbazzone. Tra i dolci, la spongata, la torta di riso e la zuppa inglese.
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