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Il trattato di Granada, noto anche come Capitolazioni di Granada, pose fine alla guerra, iniziata nel 1482 e culminata nell'assedio della città da parte delle truppe spagnole.
Trattato di Granada | |
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La resa di Granada di Francisco Pradilla Ortiz | |
Contesto | Il trattato chiuse la Guerra di Granada |
Firma | 25 novembre 1491 |
Luogo | Granada |
Condizioni | Sanzione della vittoria spagnola e fine del sultanato di Granada che diventa regno dei re cattolici di Spagna |
Parti | Regno di Castiglia, Regno di Aragona Sultanato di Granada |
Firmatari | Gonzalo Fernández de Córdoba Boabdil di Granada |
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Le trattative, condotte da Gonzalo Fernández de Córdoba, furono sottoscritte da Boabdil, sultano di Granada, Isabella di Castiglia, regina di Castiglia e León e da Ferdinando II di Aragona, re di Aragona, di Valencia, di Maiorca e di Sicilia.
Il trattato dispose una breve tregua al conflitto, seguita dallo scioglimento, nel gennaio del 1492, del Sultanato di Granada e la sua incorporazione territoriale nei territori soggetti alla sovranità dei monarchi cattolici di Spagna. Il trattato garantiva una serie di diritti alla popolazione musulmana, inclusa la tolleranza religiosa ed un trattamento corretto, in cambio della resa. Il decreto di Alhambra, del marzo del 1492, revocò alcuni punti riguardanti la protezione di musulmani ed ebrei.
Il trattato conteneva sessantasette articoli, fra i quali i seguenti;
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