Loading AI tools
politico tedesco (1966-2020) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Thomas Schäfer (Hemer, 22 febbraio 1966 – Hochheim am Main, 28 marzo 2020) è stato un politico tedesco.
Giurista e membro dell'Unione Cristiano-Democratica di Germania (CDU), fu ministro delle finanze in Assia tra il 2010 e il 2020.
Thomas Schäfer nacque ad Hemer e crebbe a Biedenkopf.[1] Compiuto l'Abitur nel 1985, si formò come bancario presso la Sparkasse Marburg-Biedenkopf (cassa di risparmio locale).[1] Frequentò l'Università di Marburgo, laureandosi in giurisprudenza nel 1997.[1]
Dal 1995 al 1998 fu lettore di diritto pubblico e privato presso la Deutsche Angestellten-Akademie di Marburgo.[1] Dal 1998 in poi fu consulente legale di Commerzbank a Francoforte sul Meno.[1] Nel 1999 conseguì il dottorato di ricerca sotto la guida di Werner Frotscher.[1]
Nel 1980, Schäfer entrò a far parte dell'organizzazione giovanile della CDU/CSU Junge Union e fu membro del consiglio di amministrazione dal 1985 al 1999.[2] Dopo le elezioni dello Stato dell'Assia del 1999, Schäfer guidò l'ufficio di Christean Wagner, il ministro della giustizia dell'Assia,[1][3] e dal 2002 quello del ministro presidente Roland Koch.[1] Dal novembre 2005 al 2009 fu segretario di Stato di Jürgen Banzer, ministro del lavoro, della famiglia e della sanità.[4] Durante la crisi finanziaria del 2007-08, coordinò gli sforzi dello Stato per salvare la Opel, con sede a Rüsselsheim am Main, in collaborazione con gli altri tre Stati in cui la Opel aveva i propri stabilimenti.[2] Nel febbraio 2009 divenne segretario di Stato di Karlheinz Weimar, il ministro delle Finanze.[3]
Nell'agosto 2010 Schäfer divenne ministro delle finanze (assiano) sotto la guida del nuovo presidente dell'Assia Volker Bouffier. Dal 2014 fu membro dell'Hessischer Landtag, il Parlamento dell'Assia.[4] Nel 2018 fu rieletto, questa volta direttamente.[3] Era ritenuto un probabile successore di Bouffier.[3][5]
Il 27 marzo 2020 annunciò, insieme al ministro dell'economia Tarek Al-Wazir, l'aiuto finanziario dello Stato nella crisi del coronavirus per i liberi professionisti e le piccole imprese; nel frangente, Schäfer dichiarò: "La lotta contro la crisi del Coronavirus non fallirà a causa del denaro". ( "Am Geld wird die Bekämpfung der Corona-Krise nicht scheitern." )[2]
La mattina del 28 marzo 2020 il suo corpo fu trovato vicino alla linea ferroviaria ad alta velocità Colonia-Francoforte, nei pressi di Hochheim am Main, e la polizia ipotizzò che si fosse suicidato.[6][7][8] La morte di Schäfer è arrivata "come uno shock", poiché solo qualche giorno prima egli aveva dichiarato che il suo lavoro era "un piacere e un onore". Era conosciuto come un uomo gioviale e di buon umore, ma "da un po' di tempo" era visibilmente dimagrito.[5] Secondo Bouffier, "è possibile che Schäfer sia stato schiacciato dall'angoscia per il futuro".[9] Lasciò la moglie e due figli.[10]
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.