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film del 2017 diretto da Björn Runge Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
The Wife - Vivere nell'ombra (The Wife) è un film del 2017 diretto da Björn Runge.
The Wife - Vivere nell'ombra | |
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Glenn Close e Jonathan Pryce in una scena del film. | |
Titolo originale | The Wife |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America, Regno Unito, Svezia |
Anno | 2017 |
Durata | 100 min |
Rapporto | 2,35:1 |
Genere | drammatico |
Regia | Björn Runge |
Soggetto | dal romanzo di Meg Wolitzer |
Sceneggiatura | Jane Anderson |
Produttore | Claudia Bluemhuber, Piodor Gustafsson, Rosalie Swedlin, Meta Louise Foldager Sørensen, Piers Tempest |
Produttore esecutivo | Gero Bauknecht, Nina Bisgaard, Florian Dargel, Tomas Eskilsson, Steve Golin, Hugo Grumbar, Tim Haslam, Gerd Schepers |
Casa di produzione | Tempo Productions Limited, Anonymous Content, Meta Film, Silver Reel, Spark Film & TV |
Distribuzione in italiano | Videa |
Fotografia | Ulf Brantås |
Montaggio | Lena Runge |
Musiche | Jocelyn Pook |
Scenografia | Mark Leese |
Costumi | Trisha Biggar |
Trucco | Charlotte Hayward |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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La pellicola è stata sceneggiata da Jane Anderson, adattando per il cinema il romanzo del 2003 The Wife scritto da Meg Wolitzer.
1992. Joan Castleman è la moglie di Joe Castleman, il più grande scrittore degli ultimi tempi, che, oramai ultrasettantenne, ha vinto il premio Nobel per la letteratura, grazie al suo particolare e rivoluzionario stile di scrittura. Mentre si prepara ad accompagnare il marito a Stoccolma per la premiazione, insieme al figlio David, Joan ripensa agli anni passati al fianco del marito, al segreto su cui si è basato il suo successo, i quarant'anni di matrimonio insieme e al sacrificio che ha fatto per fargli raggiungere la fama passando sopra ai tradimenti e alle bugie. Joan è infatti la vera autrice dei suoi libri e nessuno all'infuori di loro lo sa, nemmeno la loro famiglia.
Nel contesto della vittoria del Nobel, tuttavia, Joan non regge più la pressione di una vita trascorsa nell'ombra nonostante il suo talento: la donna inizia dunque a ritagliarsi del tempo per sé, e a poco a poco matura sempre di più l'intenzione di rivelare la verità. Quando Joan decide di interrompere questa prassi e non scrivere più libri al posto del marito, l'uomo è colto da un malore fatale: il mondo continuerà dunque a ricordare lui come un grande scrittore e lei come sua moglie. A questo punto, la donna decide di rivelare almeno alla famiglia cos'è davvero successo per tanti anni fra le mura della loro casa.
Il 16 maggio 2014 è stata annunciata la trasposizione del romanzo The Wife di Meg Wolitzer, con Glenn Close nel ruolo di protagonista.[1]
Il 30 gennaio 2015, su Variety è stato riferito che Frances McDormand, Logan Lerman, Brit Marling, Jonathan Pryce (nel ruolo del marito della protagonista) e Christian Slater si erano uniti al cast accanto alla Close.[2]
Il 19 ottobre 2016, è stato confermato il coinvolgimento di Pryce e Slater, così come l'arrivo nel cast di Elizabeth McGovern, Max Irons e la figlia della Close, Annie Starke, nella versione più giovane della protagonista,[3] al posto di McDormand, Lerman e Marling. Si è poi aggiunto al cast anche Harry Lloyd.[4]
Glenn Close ha poi raccontato di aver inizialmente contattato Gary Oldman per la parte di suo marito Joe Castleman, ma l'attore in quel momento non era disponibile.
Le riprese del film si sono svolte interamente in Scozia, tra Glasgow, Edimburgo e la tenuta Arbigland Estate, sita in Dumfries.[5][6]
La pellicola è stata presentata in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival il 12 settembre 2017[7] per poi venir distribuita nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 17 agosto 2018, mentre in quelle italiane dal 4 ottobre dello stesso anno.
Il film ha incassato quasi 20 milioni di dollari in tutto il mondo.[8]
Sul sito web Rotten Tomatoes il film riceve l'85% delle recensioni professionali positive, con un voto medio di 7.1/10, basato su 172 critiche.[9] Invece su Metacritic il film ottiene un punteggio medio di 77 su 100, basato su 36 critiche, indicando "recensioni generalmente favorevoli".[10]
Particolarmente apprezzata è stata l'interpretazione di Glenn Close, definita da alcuni critici come "una delle migliori di tutta sua carriera".[11][12] Addirittura per la sua performance, l'attrice è stata candidata per l'Oscar alla miglior attrice, ed ha anche vinto il Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico.
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