Shàolín-sì

tempio buddista nella regione dell'Henan Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Lo Shàolín-sì (少林寺, Tempio di Shàolín, giapponese Shōrin-ji, coreano 소림사 Sorimsa), anche conosciuto come Monastero Shàolín, è un importante tempio nella storia del buddhismo cinese. È riconosciuto come il luogo di nascita del Buddhismo Chán e la culla dello Shaolinquan. Si trova nell'attuale regione dell'Henan ed è situato sul versante settentrionale del monte Sōngshān (嵩山), quindi nei pressi dell'antica capitale Luoyang. Il nome richiama la sua posizione nell'antico bosco ( lín) del monte Shaoshi, nelle montagne Shongshan. Il monte Song ha occupato una posizione priminente fra le montagne sacre della Cina, già dal I secolo a.C., quando fu proclamato uno dei Cinque Picchi Sacri (五岳 wǔyuè).[1] Si trova a 48 km a sud di Luoyang, l'antica capitale della Dinastia dei Wei del Nord (386–534), e 72 km a sud di Zhengzhou, la moderna capitale della provincia dello Henan.[2]

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Maestri e monaci del tempio
Fatti in breve Stato, Provincia ...
Shàolín-sì
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Stato Cina
ProvinciaHenan
LocalitàDengfeng
Coordinate34°30′25.52″N 112°56′08.48″E
ReligioneBuddismo cinese
ConsacrazioneV secolo
FondatoreEmperor Xiaowen of Northern Wei
Stile architettonicocinese
Sito webwww.shaolin.org.cn/ e www.shaolin.org.cn/en/index.aspx
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Come primo abate Shàolín, Batuo si dedicò alla traduzione di scritture buddiste e a predicare le dottrine a centinaia dei suoi seguaci. Secondo la leggenda, Bodhidharma, il ventottesimo patriarca del Buddhismo Mahāyāna, arrivò al tempio Shàolín nel 527. Passò nove anni a meditare in una grotta del picco Wuru e diede vita alla tradizione Chan al tempio Shàolín. Da allora, Bodhidharma fu onorato come il patriarca del Buddismo Chán.[3]

Lo storico complesso architettonico del Tempio, notevole per le sue profonde connotazioni culturali e la sua grande bellezza, è stato inserito all'interno della lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Oltre ai suoi contributi nello sviluppo del Buddismo in Cina e al suo valore storico, culturale e artistico, il tempio è famoso per la sua tradizione di arti marziali.[2] I monaci Shàolín si sono dedicati alla ricerca, alla creazione e al continuo sviluppo e perfezionamento dello Shaolinquan.

I pilastri principali della cultura Shàolín sono il Buddismo Chán ( Chán), le arti marziali ( wǔ), l'arte Buddhista ( yì), e la medicina tradizionale cinese ( yī). Questo patrimonio culturale, ancora parte integrante della vita quotidiana del tempio, rappresenta la civiltà Cinese. Un gran numero di celebrità, figure politiche e monaci si recano al tempio per visite, pellegrinaggi e scambi culturali. Inoltre, grazie al lavoro di centri culturali e discepoli esteri, la cultura Shàolín si è diffusa nel mondo come simbolo della cultura Cinese.

Storia

Riepilogo
Prospettiva

Secondo lo Xùgāosēngzhuàn (續高僧傳, T.D. 2060.50.425a-707a) redatto da Dàoxuān (道宣, 596-667) tale monastero fu fondato dall'imperatore della Dinastia Wei settentrionale, Xiàowén (孝文, conosciuto anche come Yuánhóng, 元宏, regno: 471-99) nel 496 sotto il niánhào Tàihé (太和), dopo che aveva fatto spostare la capitale a Luoyang. Questo imperatore venerava la figura, non si sa se storica o leggendaria, di un monaco indiano di nome Fotuo (o anche Bátuóluó, 跋陀羅, ma non va confuso con il monaco indiano e traduttore di testi dal sanscrito al cinese, Buddhabhadra) che aveva trasmesso il Dharma al monaco cinese Sēngchóu (僧稠, 480-560) proprio sul monte Sōngshān.

Il tempio di Shàolín è legato anche alla figura di Bodhidharma (483-540), ritenuto il fondatore del Buddhismo Chán. Ma gli studiosi considerano leggendarie queste indicazioni delle fonti tradizionali. Secondo Bernard Faure, quando il discepolo di Hóngrěn (弘忍, 601-674)[4], Fǎrù (法如, 638-689), si stabilì nel 686 nel tempio di Shàolín vi diffuse le dottrine della scuola Dámózōng (nome originario del Buddhismo Chán) e venne a crearsi un sintesi sui personaggi di Bodhidharma, Fotuo e Sēngchóu, probabile origine della leggendaria presenza di Bodhidharma in questo tempio[5].

Accertata storicamente è stata invece la presenza, in questo tempio, del monaco indiano e traduttore di testi dal sanscrito al cinese Bodhiruci (?-527).

In tempi più recenti, il tempio di Shàolín venne collegato alla pratica delle arti marziali. Il tempio è stato un importante punto di contatto tra la pratica meditativa buddhista e le nascenti arti marziali, per le quali i monaci divennero molto famosi in tutta la Cina. Secondo molti maestri la prima vera e propria arte marziale orientale fu quella praticata nel monastero, denominata shaolin-quan, la cui forma originale è andata perduta ma è stata ricostruita sulla base degli stili derivati. Attualmente i monaci sono molto noti per la loro abilità nelle arti marziali.[6]

Cultura popolare

Il Shaolin appare in numerose opere letterarie e artistiche storiche e contemporanee della Cina, inclusi La banda dei brocchi e le opere di Jin Yong. Nei romanzi di Jin Yong, il Tempio Shaolin e la setta Wudang sono spesso rappresentati come le più importanti fazioni di arti marziali.

Nell'animazione del 1961 Havoc in Heaven, il tempio in cui si trasforma Sun Wukong è modellato sulla porta principale del Tempio Shaolin.

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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