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Società italiana di scienze naturali

associazione scientifica Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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La Società italiana di scienze naturali (anche SISN in sigla) è un'associazione scientifica, senza fini di lucro, che ha lo scopo di contribuire tanto al progresso quanto alla diffusione delle discipline naturalistiche[1]. Fondata nel 1856, ha sede a Milano, presso il Museo Civico di Storia Naturale.

Storia

Riepilogo
Prospettiva

La fondazione

La storia della SISN affonda le proprie radici nel febbraio del 1855, quando si svilupparono le prime iniziative per la fondazione di un'istituzione denominata «Società geologica residente in Milano», dietro lo sprone di Wilhelm Haidinger e per iniziativa di Ambrogio Robiati. Questi - tra il marzo e l'aprile 1855 - ne stese un primo Statuto e ne preparò gli atti, compresa l'istanza (sottoscritta anche da Federico Venanzio, Antonio Villa, Giuseppe Balsamo Crivelli, Apollinare Rocca Saporiti e Sebastiano Mondolfo) per il riconoscimento della sua formazione, provvedimento che è stato emanato con decreto luogotenziale del 15 gennaio 1856, mentre l'inaugurazione è coincisa con la prima adunanza dell'8 febbraio successivo[2].

Regolamentata per statuto nelle sedute del 16 e 17 marzo 1856, con sede prima presso l'Istituto privato di Robiati, poi nell'osservatorio astronomico di Brera, il riconoscimento formale della costituzione della Società, formata di 153 soci fondatori, si è registrato con la approvazione imperiale del 23 luglio 1857[3].

Nell'adunanza del 22 gennaio 1860, auspice il compimento del processo d'unificazione nazionale e su proposta di Giovanni Omboni, è stata adottata la denominazione corrente di "Società italiana di scienze naturali"[4]. Dal 1866 ha stabilito la propria sede presso il Museo civico di storia naturale.

Tutti i presidenti

Dal 1855 ne sono stati presidenti[5]:

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Attività

Riepilogo
Prospettiva

La SISN esplica le proprie attività in particolare attraverso alcuni centri di studio che ha istituito. In tal senso ha attivato i seguenti[6]:

  • Centro studi di esobiologia;
  • Centro studi di faunistica dei vertebrati;
  • Centro studi invertebrati;
  • Centro studi ottimizzazione biologica.

Inoltre, in collaborazione con l'istituzione museale dove ha sede, pubblica alcuni periodici. Fra questi, con cadenza di due fascicoli annui per testata, la «Rivista Italiana di Ornitologia e Natura» e gli «Atti della Società Italiana di Scienze Naturali e del Museo civico di storia naturale di Milano». Non meno prestigiose sono, sia pure aventi periodicità variabile, le «Memorie della Società Italiana di Scienze Naturali e del Museo Civico di Storia Naturale di Milano»[7].

Centro studi di esobiologia

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Ingresso del Museo di storia naturale (2006)

Il Centro studi di esobiologia ha sede presso il Museo civico di storia naturale di Milano (in corso Venezia 55).[8]

Nato nel 2001 nell'area di ricerca del CNR di Bologna, ha come soci fondatori e comitato scientifico Giorgio Bianciardi, Luigi Bignami, Stelio Montebugnoli, Gianluca Ranzini, Daniele Venturoli.[9]

I suoi scopi sono lo studio e la divulgazione dell'esobiologia, la disciplina scientifica che si occupa della ricerca della vita nello spazio.[10][11][12]

Il Centro studi organizza manifestazioni scientifiche e promuove attività di studio e ricerca negli ambiti di sua competenza. Si propone, inoltre, come attivo punto di riferimento per lo scambio di informazioni tra istituzioni ed enti pubblici e privati che abbiano interessi negli stessi ambiti.[13][14][15]

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Note

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