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giornalista e saggista italiano (1897-1959) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Silvio Negro (Chiampo, 15 aprile 1897 – Roma, 3 novembre 1959) è stato un giornalista, saggista e vaticanista italiano.
Laureato in lettere presso l'università di Padova, nel 1926 entrò al Corriere della Sera, dapprima come cronista, poi come vaticanista, ossia commentatore per le questioni religiose e per quelle politiche relative alla Città del Vaticano. Dopo l'8 settembre 1943 si dimise dal Corriere della Sera per non collaborare con la Repubblica sociale.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale ritornò al Corriere come capo dell'ufficio romano. Autore di numerose opere, vinse il Premio Bagutta per la saggistica nel 1936.
Nel 1958 venne nominato presidente dell'Ente Ville Venete.
Silvio Negro fu anche importante collezionista di fotografie antiche; curò in vita l'allestimento di numerose mostre fotografiche e di trasmissioni televisive che utilizzavano antiche immagini fotografiche a scopo documentario. L'archivio è conservato dal 2003 nel Museo di Roma a Palazzo Braschi.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 24595410 · ISNI (EN) 0000 0001 1751 1059 · SBN LO1V024414 · BAV 495/226810 · LCCN (EN) n86138274 · BNF (FR) cb11461933x (data) |
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