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sport di combattimento con spada Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La scherma sportiva è una disciplina olimpica di opposizione a contesto aperto che consiste nel combattimento leale tra due contendenti armati di spada, fioretto o sciabola. Lo sport trae origine dall'arte marziale denominata scherma tradizionale.
Scherma sportiva | |
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Gli schermidori Erwann Le Péchoux (Francia) e Gerek Meinhardt (USA) tirano al Master de Fleuret Melun Val de Seine 2014 | |
Federazione | FIE |
Contatto | No |
Genere | Maschile e femminile |
Indoor/outdoor | Indoor |
Olimpico | sì (dal 1896) |
L'etimologia italiana della stessa parola scherma porta con sé il significato della disciplina, essa infatti deriva dal longobardo "Skirmjan" che significa proteggere, coprire (stessa etimologia della parola schermare). Ciò è probabilmente collegato al concetto dell'uso della spada non come strumento nato per colpire, ma come strumento difensivo.
La scherma sportiva comprende tre armi:
Le tre armi hanno particolarità differenti, derivanti dai diversi regolamenti e stili di combattimento: queste sono alcune delle caratteristiche principali, secondo il regolamento tecnico della FIE[1]:
Arma | Lunghezza max | Lunghezza lama | Peso max |
---|---|---|---|
Fioretto | 110 cm | 85/88/90 cm | 500 g |
Spada | 110 cm | 78/85/90 cm | 770 g |
Sciabola | 105 cm | 85/88 cm | 500 g |
Nelle categorie giovanili under-14 sono in uso anche fioretti, spade e sciabole con lame di dimensioni ridotte, da 80 a 85 cm nella Spada a seconda delle diverse età e da 85 cm nel Fioretto e nella Sciabola fino ai 12 anni di età compresi (Categoria Giovanissimi).
Le impugnature delle tre armi sono diverse. Per il fioretto e la spada ne esistono di tre tipi:
Per la sciabola l'impugnatura è di un solo tipo, simile alla "francese", ma di sezione cilindrica anziché rettangolare. Al fine di garantire l'incolumità degli atleti, essi sono obbligati ad indossare una maschera protettiva — solitamente con visiera trasparente — durante la pratica.[2]
La prima è il fioretto, un'arma "puramente accademica" in quanto non è mai stata un'arma di combattimento sul terreno. Il fioretto nacque come una "spada alleggerita" per l'allenamento, non destinata all'uso in battaglia e ai duelli ma all'esercizio nelle sale d'armi in cui ci si abituava, per efficacia, a colpire al bersaglio mortalmente. Il bersaglio valido del fioretto è infatti rappresentato dal busto, sede degli organi vitali, perché portare a segno una stoccata su tale porzione del corpo era quasi sicuramente letale; essendo un'arma "accademica" tende a privilegiare il fraseggio schermistico nella sua perfetta esecuzione ed è per questo che il colpo simultaneo viene considerato nullo. Il fioretto è una disciplina che richiede leggerezza e riflessività, conciliando agilità e buone capacità tattiche; proprio per questo il fioretto, nella tradizione della scuola italiana, è l'arma con la quale si iniziano i percorsi nel mondo della scherma agonistica. Il bersaglio del fioretto, coperto da un giubbetto conduttivo di tessuto laminato (chiamato comunemente, e impropriamente, "giubbetto elettrico"), comprende il busto e l'inguine, con esclusione di braccia, gambe e testa. Il colpo è valido solo se sferrato con la punta dell'arma, che ha sulla sommità un bottone sostenuto da una molla. Perché sia segnalato il colpo, è necessario che sia esercitata una forza equivalente ad un peso minimo di 500 grammi (4,90 N).
Nel fioretto, inoltre, vige la "convenzione": si tratta di una serie di regole che disciplinano l'attribuzione del punto. L'atleta che attacca per primo ha la priorità su chi subisce l'attacco. Chi subisce l'attacco deve prima parare e solo dopo può rispondere attaccando a sua volta. Come portare un attacco è perfettamente codificato dalla tecnica schermistica. Mantiene la priorità di attacco anche chi tiene l'arma "in linea" (ovvero con il braccio e l'arma distesi orizzontalmente e la punta rivolta al petto dell'avversario)[3] In caso di attacco simultaneo, il punto non viene attribuito. Per stabilire questo, il ruolo del giudice di gara è fondamentale, in quanto deve ricostruire l'azione in base alle convenzioni ed assegnare il punto.
La sciabola è l'arma di attacco per eccellenza, molto veloce e istintiva. La sciabola storicamente discende dalle armi usate dai cavalieri e dagli ufficiali di cavalleria, che, stando a cavallo, colpivano i fanti a piedi soprattutto nella parte superiore del corpo con movimenti ampi, usando di rado la punta: caratteristiche conservate nella determinazione del bersaglio valido anche nella moderna sciabola sportiva.
Lo sciabolatore deve avere un'ottima resistenza fisica e grande mobilità nelle gambe; deve avere inoltre il pregio di riuscire a riflettere in tempi rapidissimi sulle proprie azioni e su quelle dell'avversario. Il bersaglio della sciabola è costituito da busto (tranne l'inguine), braccia e testa; la sciabola è l'unica delle tre armi con la quale si può colpire non solo di punta, ma anche di taglio e di controtaglio. Fino al 1988 la sciabola era l'unica specialità della scherma in cui non era ancora utilizzato il rilevamento elettronico della stoccata, cosa che rendeva l'attribuzione del punto a totale carico dell'arbitro; ciò provocava spesso contestazioni legate anche al fatto che la sciabola è la disciplina più veloce e con maggiore difficoltà interpretativa. Dal 1988 anche la sciabola si è avvalsa dell'elettrificazione per la segnalazione delle stoccate ed attribuzione dei punteggi; si indossa un giubbetto di laminato conduttivo sul tronco e sulle braccia, e anche la maschera protettiva per il volto è di materiale conduttivo.
La spada è l'arma che più si avvicina alle armi del passato, oltre ad essere quella più rappresentativa del duello sul terreno. È un'arma molto complessa ad alti livelli perché il suo bersaglio comprende tutto il corpo. Il primo che tocca l'avversario si aggiudica il punto; se ci si colpisce contemporaneamente entro un venticinquesimo di secondo il punto viene assegnato ad entrambi e si ottiene un "colpo doppio". Il colpo con la spada, analogamente al fioretto, è valido solo con la punta dell'arma, su cui c'è un bottone che viene azionato da una pressione di almeno 750 grammi (7,36 N); a differenza del fioretto, tuttavia, nella spada non vige la convenzione. In generale, in Italia, si nota una preponderanza di fiorettisti in tenera età (categoria bambine/maschietti), una sostanziale parità di praticanti fioretto e spada alla categoria giovanissime/i, mentre a partire dalla categoria ragazze/i si nota una netta prevalenza degli spadisti[4]. Alla spada si deve il colore bianco della divisa da scherma: infatti i duelli combattuti con la spada erano al "primo sangue": qualsiasi ferita da cui uscisse sangue, su qualsiasi parte del corpo, determinava l'interruzione del combattimento e la sconfitta del duellante ferito. Per meglio evidenziare queste ferite era richiesto di vestirsi integralmente in bianco. Nelle competizioni moderne, per rendere sicuri gli "assalti", la divisa deve presentare una resistenza alla penetrazione di 800 newton. Per le categorie "Maschietti/Bambine" (10 anni) e "Giovanissimi" (11 anni) la lama è lunga 80 cm, per la categoria "Ragazzi/Allievi" (12-13 anni) 85 cm (fino alla stagione 2013-14) ed a partire dalla categoria "Cadetti" (dai 14 anni) fino agli "Assoluti" (14-99 anni) la lama è di 90 cm.
Come nella maggior parte degli sport esistono due criteri di base per la suddivisione degli atleti in categorie, ovvero per età e per ranking.
Per quanto riguarda l'età, l'attività agonistica inizia a 10-11 anni e prevede per l'anno 2024-2025 le seguenti categorie:[6]
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