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sovrano e santo inglese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Edmondo (840 o 841 – 20 novembre 869 o 870) fu re dell'Anglia orientale. Salì al trono nell'855, quando era ancora un ragazzo. Morì ucciso dai Dani.
Edmondo dell'Anglia orientale | |
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Re Edmondo in un dettaglio del dittico Wilton | |
Re degli Angli orientali | |
In carica | 25 dicembre 855 – 20 novembre 869 o 870 |
Predecessore | Æthelweard |
Successore | Oswald e/o Æthelred II |
Nascita | 840 o 841 |
Morte | 20 novembre 869 o 870 |
Sepoltura | Bury St Edmunds |
Padre | Æthelweard |
Religione | cattolicesimo |
Sant'Edmondo | |
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Re e martire | |
Nascita | 840 o 841 |
Morte | 20 novembre 869 o 870 |
Venerato da | Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi |
Santuario principale | Bury St Edmunds |
Ricorrenza | 20 novembre |
Attributi | corona, lupo, palma e freccia |
Patrono di | sovrani, diocesi cattolica dell'Anglia orientale e vittime di tortura |
Secondo Abbone di Fleury (945-1004), ripreso da Florence di Worcester, proveniva «ex antiquorum Saxonum prosapia», aveva cioè discendenza straniera, proveniente dai Sassoni del vecchio continente. In seguito questa incerta interpretazione ha generato la tradizionale agiografia di Edmondo, respinta dagli storici, che parla di parentela sassone, di nascita a Norimberga e identifica il padre con il re Alkmund di Sassonia.
La sua incoronazione ebbe luogo a "Burna" (probabilmente l'attuale Bures St Mary nel Suffolk), che poi funse da capitale del regno.
Della vita di Edmondo nei quattordici anni successivi alla sua incoronazione non si sa niente. Di certo però si sa che in quei tempi l'Inghilterra era continuamente aggredita dai popoli nordici quali i Dani, con sbarchi e saccheggi sulle coste. Questi, coalizzatesi come la Grande armata danese, compirono varie incursioni e scorrerie tra l'866 e l'870. Nell'870, dopo aver svernato nel territorio di York, si diressero attraverso la Mercia verso l'Anglia orientale e stabilirono i loro accampamenti a Thetford. Re Edmondo li sfidò in battaglia, nonostante guidasse forze inferiori, ed i Dani, guidati dai fratelli Ubbe, Ivar e Halfdan Ragnarsson ebbero la meglio, lo uccisero e rimasero padroni del campo di battaglia.
La cronaca del citato Abbone di Fleury affianca il martirio di Edmondo a quello di san Sebastiano: egli si rifiuta di cedere ai voleri dei Dani (rifiutare la religione cattolica ed accogliere la loro pagana) e viene da questi orribilmente torturato prima di essere ucciso ad Hoxne:
«When Hingwar (Ivar) came, Edmund the king stood within his hall, mindfull of the Saviour, and threw away his weapons, desiring to imitate Christ, who forbade Peter to fight with weapons against the...Jews. Then those wicked men bound Edmund and shamefully insulted him and beat him with clubs, and afterwards they led the faithful king to an earth-fast tree and tied him to it with hard bonds, and afterwards scourged him a long while with whips, and among the blows he was always calling the true faith of Jesus Christ. Then the heathen were madly angry because of his faith, because he called upon Christ to help him. They shot at him with javelins as if for their amusement, until he was all beset with their shots, as with a porcupine's bristles, even as Sebastian was. When Hingwar, the wicked seaman, saw that the noble king would not deny Christ, but with steadfast faith ever called upon Him, he commanded men to behead him, and the heathen did so. For while he was yet calling upon Christ, the heathen drew away the saint to slay him, and struck off his head with a single blow, and his soul departed joyfully to Christ. There was a certain man at hand, whom God was hiding from the heathen, who heard all this and told it afterward just as we tell it here.»
«Quando arrivò Ivar, Edmondo il re stava nella sua sala ripieno del Salvatore e gettò via le sue armi, desiderando imitare Cristo che aveva vietato a Pietro di combattere con le armi i giudei. Quindi questi uomini perversi ferirono Edmondo e lo insultarono vergognosamente, percuotendolo con mazze, dopo di che condussero il devoto re ad un solido albero a cui lo legarono con stretti nodi e quindi lo frustarono a lungo con sferze e sotto i colpi egli proclamava continuamente la vera fede in Cristo. Allora i pagani impazzirono di rabbia a causa della sua fede, poiché egli continuava a chiedere l'aiuto di Cristo. Essi lo colpirono con i giavellotti per loro divertimento, finché fu crivellato dai colpi, somigliando ad un porcospino, così come era stato di San Sebastiano. Allorché Hingwar, il marinaio pagano, vide che il nobile re non avrebbe rinnegato Cristo, ma con fede ferma Lo invocava sempre, ordinò ai suoi di decapitarlo, cosa che essi fecero. Poiché egli continuava ancora ad invocare Cristo, i pagani lo trascinarono via per trucidarlo e gli spiccarono la testa dal busto con un solo colpo e la sua anima salì gioiosamente al Cielo. Ci fu un tale lì vicino, che Dio stava nascondendo ai pagani, che aveva visto tutto questo e lo raccontò più tardi proprio come noi lo raccontiamo ora.»
Non sappiamo se questo racconto sia vero e neppure se Edmondo sia morto sul campo di battaglia o se sia stato martirizzato in seguito alla sua cattura in un altro luogo, ma gli elementi che ci raccontano della sua tortura sotto le frecce da parte dei Dani rifiutandosi di disconoscere la fede cristiana e di lasciare sottomettere il suo regno al vassallaggio di un popolo pagano, hanno probabilmente una base di verità. In effetti è cronologicamente possibile che Abbone di Fleury abbia riportato la storia da un testimone oculare (Dunstan).
La battaglia ebbe luogo a Hoxne, a sud-est di Thetford, ed il corpo fu seppellito a Beadoriceworth, l'attuale Bury St Edmunds. La tomba di Edmondo divenne presto una delle più conosciute in Inghilterra e la reputazione del santo si sviluppò anche nel resto dell'Europa. La data della sua canonizzazione è sconosciuta, ma si trovano chiese dedicate alla sua memoria in tutta l'Inghilterra.
Sant'Edmondo, Re giusto e martire per il suo popolo, è rimasto più vivo nella memoria popolare che nei documenti storici. Si tramanda che durante il suo regno era solito prelevare direttamente dalle dispense reali viveri e beni, da donare ai suoi amati sudditi per fare fronte ai duri inverni inglesi. Per questo ricordo è considerato da molti il patrono dei regali.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 222129980 · ISNI (EN) 0000 0003 7475 2929 · SBN SBLV137436 · CERL cnp00165744 · LCCN (EN) n81112594 · GND (DE) 100940439 · BNF (FR) cb156263655 (data) · J9U (EN, HE) 987007260630805171 |
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