Presto attivo in carriera dopo quella performance giovanile, s'è esibito l'anno seguente alla Carnegie Hall di New York e poi in tutte le maggiori sedi musicali statunitensi ed europee.
Tornato nel 1934 nel proprio Paese, dopo le tournée a Londra, Vienna e Berlino, e proseguita l'attività, si arruolò nell'Army Force durante la seconda guerra mondiale.[3][1] Alla fine del conflitto, nel 1946, riprese la sua attività concertistica, che lo ha portato ad esibirsi in tutto il mondo.
Si è affermato per le sue doti di virtuoso e per la sua tecnica inusuale, in particolare come esecutore delle opere di Niccolò Paganini.[1] Dal 16 al 20 aprile 1988 ha registrato i 24 capricci di Paganini con il violino Giuseppe Guarneri del Gesù detto il Cannone, appartenuto al leggendario violinista.[4]
È deceduto il 6 agosto 2012 nella sua casa di Palm Springs, in California, all'età di 94 anni.[5]
Anche il fratello, George Ricci, è stato un valente musicista (violoncellista).[6][7]
Bach Violin Concertos - Ruggiero Ricci/The City of London Ensemble, Treasure Island
Bartók: Violin Concerto No. 2, ZS. 112, BB 117 - Sonata For Solo Violin, ZS. 117, BB 1124 - Franco Gulli/Ruggiero Ricci, RHI bajo licencia THAI
Ruggiero Ricci, Left-Hand Technique, New York, G. Schirmer, 1988.
Ruggiero Ricci, Lettera ai giovani violinisti, in La pagina e l'archetto: Bibliografia violinistica storico-tecnica e studi effettuati su Niccolò Paganini, a cura di Philippe Borer, Genova, Comune di Genova, 2003, pp.11–14 La pagina e l'archetto (PDF), su premiopaganini.it. URL consultato l'11 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2021).
Ruggiero Ricci-Gregory H. Zayia (ed.), Ricci on Glissando: The Shortcut to Violin Technique, Bloomington, Indiana University Press, 2007
Così dice Julia Ricci, sua moglie: "Quando Ruggiero è morto a Palm Springs, il messaggio della sua scomparsa è stato dato da suo figlio Gianni, pianista residente in Australia (già avanti di un giorno, il 6) alla rivista The Strad... da qui nasce l'errore. Il decesso è avvenuto il giorno prima, il 5 agosto e ovunque è riportato il 6."
Boris Schwarz, Ruggiero Ricci, in Great Masters of the Violin: From Corelli and Vivaldi to Stern, Zukerman and Perlman, London, Robert Hale, 1983, pp.533–537
Henry Roth, Ruggiero Ricci, in Violin Virtuosos, From Paganini to the 21st Century, Los Angeles, California Classics Books, 1997, pp.168–173
Jean-Michel Molkhou, Ruggiero Ricci, in Les grands violonistes du XXe siècle. Tome 1- De Kreisler à Kremer, 1875-1947, Paris, Buchet Chastel, 2011, pp.191–195