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Rue de Sèvres
Rue de Sévres vista in direzione di place Michel Debré
Nomi precedenti
Chemin de la Maladrerie, voie de Sévres, grand chemin de Sèvres, chemin de Meudon, chemin des Charbonniers, chemin du Boullouer, rue du Boullouer, rue Boullier, rue du Boulloy, rue du Bouloir-Saint-Germain, rue des Petites-Maisons e rue de l'Hôpital-des-Petites-Maisons
Questo percorso deve il suo nome alla città di Sèvres a cui conduce.
Nel XIII secolo era chiamata "chemin de la Maladrerie" a causa di un lebbrosario che costeggiava la strada, luogo occupato oggi dalla place Boucicaut,[1] e dall'alée Pierre-Herbart.
Nel 1355 veniva indicato con il nome di "voie de Sévres", poi successivamente assunse i nomi di "grand chemin de Sèvres", "chemin de Meudon", "chemin des Charbonniers" e "chemin du Boullouer" prima di diventare "rue du Boullouer", "rue Boullier", "rue du Boulloy" e "rue du Bouloir-Saint-Germain" dal 1568.
Nel 1624 prese il nome di "rue des Petites-Maisons" poi "rue de l'Hôpital-des-Petites-Maisons”, visto che il lebbrosario era stato trasformato in manicomio con il nome di Hôpital des Petites-Maisons o Hôpital des Petits-Ménages. L'ospizio fu trasferito a Issy-les-Moulineaux nel 1863 e sul suolo occupato dall'ospedale venne tracciato il percorso del Boulevard Raspail[2][3].
Edificio al numero 21: immobile del XVIII secolo classificato monument historique.
Edificio al numero 23: hôtel 'Lutetia'.
Edificio al numero 22: la piazza Boucicaut, dal nome di Marguerite Boucicaut e di Aristide Boucicaut, fondatori dei grandi magazzini Le Bon Marché, e accesso alla allée Pierre-Herbart, dedicata alla memoria dello scrittore e partigiano della seconda guerra mondiale Pierre Herbart, che era vissuto nel quartiere.
Edificio al numero 24: grandi magazzini Le Bon Marché.
Edificio al numero 59 ad angolo con il numero 2, rue Saint-Placide: casa (XVIII secolo[7]) con una nicchia ad angolo con un'immagine della Madonna col Bambino. Nel 1838 questo luogo fu occupato dal mercante di vini e trattore di nome Guignet. Nello stesso anno, una goguette parigina denominata Frileux vi stabilì la sua sede invernale.
Edificio al numero 59: antico mercante di vini.
Edificio al numero 59: statua delle Vergine e Bambino.
Edificio al numero 111: ad angolo con la rue Saint-Romain si trova l'hôtel de Choiseul-Praslin, sede della Banque Postale.
Edificio al numero 111, l'hôtel de Choiseul-Praslin.
Edificio al numero 149, l'hôpital Necker-Enfants malades.
Edificio al numero 125: posizione di un recinto[8] nel quale, dal 1730 al 1778, si tenevano combattimenti di animali. Nel 1778 questo circo fu trasferito nel quartier de l'Hôpital-Saint-Louis all'esterno della barrière de Pantin della cinta daziaria di Parigi, che prima di allora si chiamava barrière du Combat[9].
Edificio al numero 137: tre padiglioni del XIX secolo classificati monuments historiques, siti nella corte e non visibili dalla strada; si tratta di proprietà privata non aperta al pubblico.
Edificio al numero 141: nel 1867 prima abitazione parigina del pittore Guillaume Fouace[10].
Carte et liste officielles des obus lancés par le canon monstre et numérotés suivant leur ordre et leur date de chute dans le quotidien Excelsior del 9 gennaio 1919, p. 5 (online)